Una mattinata dedicata alla lotta ai pregiudizi, quella che si svolta oggi in Sala del Tricolore a Reggio Emilia. In occasione della Giornata mondiale contro l’omotransfobia, che ricorre il 17 maggio, infatti, il sindaco Luca Vecchi con Annalisa Rabitti, assessora alle Pari opportunità e Raffaella Curioni assessora all’Educazione, hanno accolto le classi delle scuole secondarie di secondo grado per una mattinata dedicata ai diritti civili della comunità Lgbti+.

Ad aprire l’incontro, la presentazione del Premio Capitale europea dell’inclusione e della diversità che Reggio Emilia ha ricevuto il 27 aprile scorso, a Bruxelles: sono state illustrate le motivazioni che hanno portato la Commissione europea ad assegnare il riconoscimento alla nostra città, unica realtà italiana vincitrice. Per l’occasione l’Associazione Arcigay Gioconda ha donato al Comune di Reggio Emilia la Bandiera della comunità Lgbti+, che resterà esposta sulla facciata del Municipio fino al Pride del 25 giugno. A conclusione dell’incontro, i ragazzi hanno assistito all’intervento di Giorgio Bozzo – conduttore radiofonico, autore radiotelevisivo, regista e produttore teatrale – che ha illustrato agli studenti la storia del movimento Lgbti+ dalle origini ad oggi.

La Giornata mondiale contro l’omotransfobia, è stata istituita per ricordare il 17 maggio 1990 quando l’Oms ha eliminato l’omosessualità dall’elenco dei disturbi mentali definendola una variante naturale del comportamento umano. Ogni anno, in tutto il mondo, si celebra questa ricorrenza per promuovere l’eguaglianza delle persone Lgbti+.

Un momento importante ricordato anche in città con una serie di iniziative e appuntamenti per sensibilizzare la cittadinanza e promuovere l’inclusione delle persone Lgbti+ in un’ottica di contrasto alle discriminazioni e di promozione delle pari opportunità. Tra questi la già citata esposizione della bandiera della comunità Lgbti+, una campagna di sensibilizzazione con manifesti in tutta la città e due mostre fotografiche, alla Galleria Santa Maria dove il fotografo Bruno Cattani espone una serie di scatti per documentare la vita delle persone in transizione e una mostra open air tra via Farini e piazza Prampolini con il progetto fotografico di Linda Bournane Engelberth “Outside the binary”. Tutte le iniziative sono state curate grazie alla collaborazione tra il Comune di Reggio Emilia, l’Associazione Arcigay Gioconda e il Tavolo interistituzionale per il contrasto all’omotransnegatività e per l’inclusione delle persone Lgbti+.

 

MOSTRE FOTOGRAFIA EUROPEA/CIRCUITO OFF – Il progetto fotografico di Linda Bournane Engelberth “Outside the Binary” in mostra in open air tra via Farini e piazza Prampolini esplora letteralmente il mondo per raccontare l’esistenza di persone non-binary, gender fluid, agender, genderqueer, ossia di quelle persone che non si identificano nel binarismo uomo o donna in tutti i paesi. Un racconto che mostra con semplicità e naturalezza che in tutte le parti del mondo – dall’Africa al Nord Europa, dalla Cina agli Stati Uniti – esistono identità differenti, oltre allo schema binario proposto da molte società. L’idea che non possano esistere più di due possibili generi (uomo-donna) è una tematica controversa e contemporanea, che spesso porta alla marginalizzazione di queste persone non riconosciute a livello legislativo, ma soprattutto a livello sociale. I ritratti scattati da Linda Bournane Engelberth con una macchina fotografica analogica intendono rappresentare le tali esistenze. La mostra è promossa dall’ufficio Pari opportunità del Comune di Reggio Emilia in collaborazione con l’associazione Arcigay Gioconda e il Tavolo Interistituzionale per il contrasto all’omotransnegatività e per l’inclusione delle persone Lgbtqi+ in occasione della Giornata mondiale contro l’omolesbobitransfobia.

Per info: https://off2023.fotografiaeuropea.it/item/linda-bournane-engelberth/

Mostra fotografica del fotografo Bruno Cattani “Euforia di genere” presso Galleria Santa Maria (dal 29 aprile al 29 maggio, sabato e domenica ore 10-13 / 15-19): 29 immagini che invitano a rivolgere uno sguardo senza pregiudizi a realtà individuali, di coppia e di comunità di persone in percorso di affermazione di genere che accedono allo Sportello T dell’Asl.

Il progetto fotografico nasce dalla collaborazione tra Azienda Usl Irccs Reggio Emilia, il Tavolo per il contrasto all’omotransnegatività e per l’inclusione delle persone Lgbtq+ del Comune di Reggio Emilia, l’associazione Arcigay Gioconda e la Fondazione Arca, la quale ha sostenuto i costi dell’iniziativa.  Alla sua concreta realizzazione ha contribuito l’esperienza maturata dalla rete dedicata all’accoglienza, all’ascolto e alla presa in carico di persone che affrontano percorsi di transizione e affermazione di genere, in sinergia con i servizi territoriali e ospedalieri che operano per semplificare iter che, di frequente, si presentano complicati e sofferti. Lo Sportello T ha in carico attualmente 21 persone e vede operare in stretta integrazione una rete multidisciplinare e multispecialistica. La modalità di accesso è su appuntamento (info sul sito web aziendale: www.ausl.re.it).

Tutte le iniziative su Reggio e provincia sono consultabili sul sito della Provincia www.provincia.re.it, in una pagina web dedicata alla Giornata mondiale contro l’omotransfobia. L’idea di costruire un cartellone unico a disposizione della città che raccogliesse tutte le iniziative è stata promossa dalla Provincia all’interno del Tavolo  interistituzionale per il contrasto all’omotransnegatività e per l’inclusione delle persone Lgbtq+, confermando l’impegno delle istituzioni che ne fanno parte.

 

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