Promuovere il gioco sano e diventare consapevoli dei rischi derivanti da alcune modalità sbagliate di giocare. Questo l’obiettivo delle iniziative che l’Azienda USL di Modena ha organizzato nella manifestazione Play, il Festival del gioco che si svolge dal 19 al 21 maggio a ModenaFiere e che è diventato punto di riferimento nazionale nel settore.

L’Ausl di Modena rinnova con piacere la partecipazione a Play cogliendo questa occasione per promuovere sani stili di vita: il gioco come momento di socialità e di riflessione su noi stessi e sul rapporto con gli altri, il gioco come ‘antidoto’ al disagio sociale e strumento di aggregazione e inserimento nella comunità. Da un lato, però, si vuole anche puntare l’attenzione sui rischi che modalità ‘sbagliate’ di gioco possono comportare.

Parleremo delle modalità sane di giocare e di quali sono, invece, i campanelli d’allarme che segnalano quando il gioco può diventare una patologia – sottolinea Chiara Gabrielli (foto) Direttore del Programma Dipendenze patologiche dell’Azienda USL di Modena – la ludopatia è un problema enorme e la prima forma di protezione è essere informati sulle modalità attraverso cui si sviluppa”.

Sono due le attività che Ausl Modena ha organizzato durante i tre giorni di manifestazione. Venerdì 19 e sabato 20, dalle 15 alle 18, sarà possibile partecipare a ‘Laboratori di gioco, di mente e di emozioni’: i visitatori potranno cimentarsi in diversi giochi sotto lo sguardo attento di esperti del settore ed esperti di promozione della salute dell’Ausl, della Fondazione Ceis e del Centro Sociale Papa Giovanni XXIII, che forniranno un’interpretazione delle dinamiche di gioco individuando eventuali fattori di rischio, riflettendo assieme ai partecipanti sui confini tra gioco sano e gioco rischioso. Domenica 21 maggio dalle 17 alle 19 è in programma una tavola rotonda dal titolo ‘Fantasia, realtà e illusione: quando il gioco non vale più la candela’, sulle modalità rischiose del gioco e sui servizi che, nel territorio, aiutano il giocatore che perde il controllo e la sua famiglia. Parteciperanno esperti quali Massimo Brunetti, Direttore del Distretto di Pavullo e Responsabile della Comunicazione e relazioni esterne, Chiara Gabrielli Direttore del Programma Dipendenze Patologiche, Giorgia Pifferi, Direttrice di Psicologia clinica e di Comunità e Referente del Programma Gioco d’Azzardo, Pierangelo Bertoletti, responsabile del SerDP (Servizio Dipendenze patologiche) di Mirandola per l’Azienda USL di Modena, Enrico Malferrari, Responsabile del Servizio Formazione, Azzardo e Legalità per il Centro Sociale Papa Giovanni XXIII di Reggio Emilia e Annamaria Barbieri, responsabile dell’accoglienza e dell’Ambulatorio Toniolo, per la Fondazione Ceis di Modena.

 

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