Il gruppo dell’unità di strada volontaria dell’associazione Porta Aperta di Modena ha attivato la campagna di informazione “Gli invisibili” rivolta a tutta la cittadinanza interessata a saperne di più sulla realtà delle persone senza dimora, le loro storie e vissuti.
«Il pensiero comune è che queste persone siano semplicemente dei “disgraziati”, oppure gente che non ha voglia di lavorare, sporca, che trasmette malattie ed è pericolosa perché ruba, spaccia ecc. – spiega Innocente Bonfatti, referente del gruppo di unità di strada volontaria di Porta Aperta che ad oggi conta 80 volontari – Quando ai nuovi volontari, al ritorno dal loro primo servizio, abbiamo chiesto di riferirci le loro impressioni sulle persone incontrate, tutti hanno detto di essere stupiti dall’aver scoperto un mondo, quello della strada, che non conoscevano, un mondo diverso dai luoghi comuni. Questo ci ha fatto capire la necessità di fare maggiore informazione».
Con questo progetto appena avviato, il gruppo intende organizzare incontri presso scuole, parrocchie, associazioni, circoli e qualsiasi altro luogo in città che esprima interesse verso la tematica.
«Noi volontari non siamo degli esperti, pertanto non siamo in grado di sostenere delle tesi su questo argomento o dare suggerimenti su possibili interventi – precisa Bonfatti – Vogliamo semplicemente rendere note le storie e i racconti che quotidianamente, nella nostra attività con Porta Aperta, ascoltiamo direttamente dalle persone che incontriamo in strada, che partono sempre da come era la loro vita prima di trovarsi senza un tetto sulla testa. Queste storie parlano già da sole, sono sufficienti per far capire ai cittadini che è un dovere considerare queste persone».
Il primo incontro della campagna di informazione “Gli invisibili” si è tenuto con gli imprenditori che fanno parte dell’Associazione per la Responsabilità Sociale d’Impresa; per rimanere aggiornati sul progetto è possibile seguire le pagine social Porta Aperta Modena.