Dopo 11 convegni scientifici e 7 eventi pubblici distribuiti su 5 città, è il momento del gran finale. Si chiude venerdì 26 maggio “Patrimonio dell’Umanità”, l’evento Multicampus promosso dall’Università di Bologna per celebrare i cinquant’anni della Convenzione UNESCO per la protezione del patrimonio mondiale culturale e naturale.
L’appuntamento finale – dalle 15,30 nella Sala dell’VIII Centenario di Palazzo Poggi (via Zamboni, 33 – Bologna) e in diretta streaming – coincide anche con la prima giornata del Festival Internazionale dei Portici promosso dal Comune di Bologna: una sovrapposizione che sottolinea ancora una volta la forte connessione tra Università e Città quando si parla di valorizzazione del patrimonio culturale.
Sono oggi 1154 i siti patrimonio dell’umanità, diffusi in 167 paesi del mondo. L’Italia è quello che ne conta di più: in tutto 58 siti riconosciuti, tra cui figurano i monumenti paleocristiani di Ravenna e i portici di Bologna, che includono anche i portici accademici di via Zamboni.
L’Università di Bologna ha celebrato i cinquant’anni della Convenzione UNESCO con un ampio programma di iniziative, sia divulgative che scientifiche, co-progettato con le maggiori istituzioni del territorio – Regione, Soprintendenze e Comuni – e aperto all’intera cittadinanza. Un grande evento Multicampus – diffuso su Bologna, Forlì, Cesena, Ravenna e Rimini – che ha offerto un’occasione di dialogo sui molteplici aspetti della cultura del patrimonio.
L’appuntamento di chiusura, venerdì 26 maggio, sarà aperto dai saluti e dall’introduzione del Rettore Giovanni Molari. Prenderanno poi la parola Giuliana Benvenuti, delegata dell’Alma Mater per il Patrimonio Culturale, che racconterà l’impegno dell’Università di Bologna per l’UNESCO, e i professori Massimiliano Tarozzi e Raffaele Milani, che rifletteranno sui valori portati avanti dall’UNESCO.
Nel corso dell’evento saranno presentati i risultati emersi dalle tante iniziative che si sono svolte a Bologna e nei Campus della Romagna a partire dallo scorso ottobre: un ricco programma che ha coinvolto circa 140 relatori, tra cui docenti, ricercatori, dottorandi, esperti e professionisti, sia della comunità universitaria sia di importanti istituzioni territoriali e internazionali. E per l’occasione sarà presentata anche “Il patrimonio culturale: riflessioni e prospettive“: una nuova collana editoriale pubblicata su AlmaDL, la biblioteca digitale dell’Università di Bologna, di cui farà parte la serie di monografie dedicate ai contributi dei conferenzieri coinvolti.
Si parlerà poi dei patrimoni culturali custoditi nel nostro territorio, con Valentina Orioli e Cristina Ambrosini, e del ruolo fondamentale dei giovani per la diffusione dei principi e dei valori fondanti dell’UNESCO, con Maria Letizia Guerra, Giustina Carullo e Angelo Guerriero.
Proprio ai più giovani sarà infatti affidato il compito di chiudere il lungo programma di celebrazioni per i cinquant’anni della Convenzione UNESCO sul patrimonio dell’umanità. Protagonisti saranno le studentesse e gli studenti dei Licei scientifici bolognesi “Copernico” e “Enrico Fermi”, che presenteranno i risultati delle attività sui principi dell’UNESCO svolte nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO).