Qualcuno guidava con problemi all’impianto frenante e alle sospensioni, costituendo un pericolo per sé e le altre vetture in strada. C’era poi chi aveva cercato di eludere i vincoli di legge sugli orari di guida e riposo e chi, addirittura, guidava privo di patente poiché revocata da due anni.

Sono i principali esiti dei controlli sui mezzi pesanti, provenienti prevalentemente da Paesi esteri, effettuati mercoledì 24 maggio dalla Polizia locale di Modena. Nel complesso sono stati 17 gli accertamenti svolti su tir in arrivo, per gran parte, dall’Europa dell’est (Bulgaria, Macedonia, Romania e Ungheria) ma anche da Francia e Spagna; 14 le violazioni amministrative contestate, per un totale di sanzioni che supera i 5 mila euro. Di queste infrazioni ben dieci riguardano il mancato rispetto dei tempi di guida e di riposo.

Le verifiche, che si ripetono con frequenza mensile, rientrano nell’ambito delle iniziative per la sicurezza stradale sul “nodo” autostradale cittadino, caratterizzato quotidianamente, per via della vicina dogana di Campogalliano e di un tessuto economico votato all’export, da una presenza significativa di tir di vettori internazionali. I controlli sono stati svolti da otto operatori in via Cavani, nel punto d’intersezione con via Marotta: per ciascuna vettura gli accertamenti hanno richiesto un tempo non inferiore ai 40 minuti; in alcuni casi anche di un’ora.

Tra le violazioni, spiccano quelle di un conducente alla guida di un autocarro per conto di una ditta francese: l’uomo, 40enne e residente in Francia, guidava privo di patente poiché revocata da due anni. L’autista, inoltre, non aveva con sé la carta di circolazione del semirimorchio che presentava, peraltro, una vistosa perdita d’aria all’impianto delle sospensioni. Il guidatore ha quindi ricevuto complessivamente oltre 3.600 euro di sanzioni, sia per l’alterazione delle caratteristiche tecniche della vettura (art. 79 del Codice della strada) sia, appunto, per circolazione con patente revocata (art. 116) e assenza di documento di circolazione (art. 180). Una volta ripristinato, il veicolo è stato affidato a un altro conducente della ditta per il ritorno in Francia.

Anche un altro tir è stato fermato per una perdita d’aria ma all’impianto frenante del semirimorchio: il malfunzionamento ne causava un vistoso sbandamento laterale. In questo caso, l’autocarro era guidato da un 35enne romeno al servizio di una ditta italiana: per lui una sanzione complessiva di quasi 600 euro che risponde, oltre alle alterazioni tecniche del veicolo, anche allo sforamento dei tempi di guida e di riposo giornaliero (art. 174).

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