Ieri notte poco dopo le 3:30, sulla linea 113 è giunta richiesta di intervento da parte di un uomo, il quale riferiva che una donna gli aveva sottratto le chiavi dell’autovettura e non voleva restituirgliele. Giunti sul posto gli operatori delle Volanti identificavamo l’uomo, un 32enne reggiano, il quale riferiva che una sua conoscente, riaccompagnato a casa dopo la serata trascorsa insieme, a seguito di una lite nata per futili motivi gli aveva sottratto le chiavi dell’automobile e si era allontanata verso il suo appartamento.

Gli operatori della Polizia si recavano quindi presso l’abitazione della donna per i necessari accertamenti. Alla donna veniva chiesto ripetutamente di fornire un documento d’identità, ma la stessa si rifiutava categoricamente; veniva quindi invitata a seguire gli operatori presso gli Uffici della Questura per una sua completa identificazione. A questo punto la donna iniziava ad inveire verso gli operatori delle Volanti, dapprima verbalmente continuando ad urlare frasi ingiuriose per poi iniziare a spintonarli tentando di colpirli ripetutamente con calci, pugni e gomitate. Per tale ragione, la 40enne veniva messa in sicurezza e accompagnata in Questura per essere sottoposta ai necessari accertamenti.

Al termine degli adempimenti, la presunta rea veniva tratta in arresto per l’ipotesi di reato di resistenza a pubblico ufficiale e messa a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa di giudizio direttissimo, nonché denunciata in stato di libertà per l’ipotesi di reato di estorsione, rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale e falsa attestazione a P.U.

All’esito del giudizio direttissimo gli veniva applicata dall’Autorità Giudiziaria la misura dell’obbligo di firma presso gli uffici di P.G.

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