Nella sede di Unioncamere Emilia-Romagna a Bologna è stato presentato ATLAS, un volume storico-geografico, costituito da mappe rappresentative dei processi di formazione del territorio italiano, elaborate da un gruppo di studiosi che hanno messo a punto un metodo per illustrare le pianificazioni e le ragioni delle dinamiche insediative.
ATLAS è uno strumento per la preparazione tecnica e l’uso professionale che crea un dialogo tra specialismi e discipline in una ottica di conoscenza e governo del territorio sempre più necessaria.
Attraverso una visione di insieme originale offerta da un ricco patrimonio illustrativo in gran parte inedito, si qualifica come un elemento di divulgazione scientifica e didattica che fornisce le chiavi di lettura alla scoperta dei territori, restituendo un quadro organico di riferimento entro cui approfondire i singoli interessi. Si tratta di una pubblicazione rivolta a tutti, capace di rispondere ai singoli interessi e di illustrare ciò che ad occhio nudo è impossibile vedere.
Il gruppo degli autori è diretto dal professor Giancarlo Cataldi ed è costituito dagli architetti Gian Mario Aspesi, Patrizia Tamburini, Massimo Gasperini (che ha firmato i disegni realizzati con tecnica mista), liberi professionisti, e Giulia Cataldi con master in comunicazione grafica. Gli architetti appartengono alla scuola di pensiero che fa capo a Saverio Muratori e Gianfranco Caniggia.
Tutti fanno parte del CISPUT (Centro internazionale per lo studio dei processi urbani e territoriali) e sono in collegamento con ISUF, organizzazione internazionale di ricercatori sulla Forma Urbana.
Il volume, che gode del patrocinio del Ministero della Cultura (MIC) e CISPUT, realizzato con il contributo di Uniontrasporti, è pubblicato dalla Casa Editrice Pacini di Pisa.
I territori raccontati
Il testo si compone di una introduzione che illustra il metodo di ricerca attraverso gli elementi essenziali, i lineamenti della scienza del territorio. È strutturato con approfondimenti in una visione d’insieme tra ambito territoriale e una delle sue città di riferimento: così le Valli Alpine con Macugnaga; la Padania con Padova; l’Emilia-Romagna con Faenza; la valle dell’Arno con Firenze e Pisa; l’Alto Lazio con Roma. In appendice i riferimenti alle mappe IGM utilizzate come base cartografica di riferimento e un modello di ragguaglio fra i sistemi di misurazione romano e metrico.
Con Atlas la terminologia tecnica lascia spazio alle mappe che concretizzano la logica del processo di antropizzazione nei tracciati viari, insieme ai punti principali di riferimento insediativo. Per il futuro l’obiettivo è di realizzare la versione digitale, in modo che le mappe siano visibili a monitor insieme al supporto delle basi cartografiche IGM alla scala 1:100.000 su cui sono state realizzate.
“ATLAS è uno strumento utile a tutti i tecnici, quindi architetti, ingegneri, geometri, ordini professionali, associazioni di categorie per arrivare a programmazione e uso del territorio che sia il più confacente perché l’economia ne abbia un vantaggio in termini competitivi.– sottolinea Alberto Zambianchi, presidente di Unioncamere Emilia-Romagna – È una scelta strategica che i territori devono fare per dotarsi della migliore programmazione possibile quando si progettano opere che influiranno sulla dotazione logistica e infrastrutturale”.
“L’incontro ci ha fornito l’opportunità di illustrare come la conoscenza aggiornata del territorio e della sua orografia rappresenti un tassello fondamentale per la progettazione e realizzazione di opere e infrastrutture – dichiara Antonello Fontanili, direttore di Uniontrasporti.- La ricerca ATLAS presentata ci ha consentito di evidenziare che i fattori di contesto, come le caratteristiche orografiche e geologiche del territorio in cui si sviluppa una determinata infrastruttura, hanno un peso rilevante per comprendere la situazione infrastrutturale di un’area geografica”.