TORINO (ITALPRESS) – Con 315 milioni di investimenti dal 2018 Michelin in Italia è leader per numero di dipendenti e per numero di pneumatici prodotti, il 58% dell’output nazionale. Un risultato festeggiato alla Nuova Lavazza di Torino, città dove nel 1906 venne stabilita la prima sede estera del gruppo francese, insieme al 60° anniversario dello stabilimento di Cuneo. Ad oggi quest’ultimo è il più importante impianto del Bibendum in Europa occidentale, con 2.300 dipendenti, ed è uno degli otto siti che sviluppano nuove tecnologie da estendere poi alle altre 120 fabbriche che fanno parte del gruppo di Clermont Ferrand. “La storia del sito di Cuneo e della Michelin Italiana sono la prova che la produzione ‘Made in Italy’ è una sfida che può essere affrontata con successo. Per poterlo fare è necessario puntare sulla competitività degli stabilimenti che è determinata da una visione strategica permeata dai valori di sostenibilità ambientale, sociale ed economica”, commenta Simone Miatton, presidente e a.d. di Michelin Italia.
“Lo stabilimento di Cuneo ha, nel tempo, soddisfatto una serie di requisiti che determinano la redditività di un sito industriale. Grazie alla posizione di Leader Tecnologico conquistata all’interno del Gruppo, i team hanno stimoli e i mezzi per continuare a costruire il futuro del sito”, aggiunge Simone Rossi, direttore dello stabilimento di Cuneo.
Michelin conta oggi circa 132.000 dipendenti in 177 Paesi. In Italia le attività sono concentrate oltre che a Torino e Cuneo, ad Alessandria dove c’è un impianto dedicato alla produzione di pneumatici per mezzi pesanti e agricoli, mentre in Lombardia sono ubicati gli uffici della direzione commerciale e a Pomezia la sede del secondo polo logistico Europeo. Sono 3.800 persone che lavorano per Michelin in Italia, il 99,7% con un contratto a tempo indeterminato. 246.000 le ore di formazione erogate nel 2022 e una capacità produttiva installata di 14 milioni di pneumatici l’anno, di cui 13 milioni a Cuneo. Proprio nell’impianto nella Granda si stanno implementando nuove soluzioni al fine di ridurre l’impatto ambientale, Michelin prevede la decarbonizzazione entro il 2050.
Un cammino che passa anche dalle 36 presse elettriche che hanno già consentito di risparmiare 4.000 tonnellate di CO2, ed un nuovo impianto di trigenerazione ad alta efficienza operativo dal 2024 consentendo di coprire il 97% del fabbisogno energetico dello stabilimento di Cuneo. Inoltre, attraverso l’integrazione di queste soluzioni e impianti, dal 2024 il sito produttivo avrà a disposizione il 16% dell’energia proveniente da fonti rinnovabili, corrispondente ad una riduzione di emissione di CO2 di 18.000 tonnellate all’anno.
Non solo, Michelin che sostiene da sempre lo sviluppo delle filiere locali, il 21 giugno inaugurerà all’interno dello stabilimento di Cuneo, un laboratorio d’Innovazione, che avrà la funzione di fornire un supporto strategico e operativo in ottica dell’Industria 4.0.
Si tratta di un HUB del Competence Industry Manufacturing 4.0 di Torino (CIM4.0), uno degli otto centri di competenza nazionali ad elevata specializzazione promossi dal Mise, oggi Mimit, riconosciuto come polo d’eccellenza nell’ambito della trasformazione tecnologica delle imprese con la diffusione di tecnologie e competenze dell’Industry 4.0.
Le tematiche in corso di sviluppo presso Michelin Cuneo saranno: sistemi a guida autonoma interni ed esterni (Automated Guided Vehicle); sistemi di analisi vibrazionale e manutenzione predittiva per macchinari di produzione; sistemi di visione basati su Machine Learning; sistemi Robot per applicazioni industriali; sistemi di esecuzione della produzione.

– foto ufficio stampa Michelin –
(ITALPRESS).

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