Bologna diventa la prima grande città in Italia a 30 chilometri orari, per rendere più sicure, belle e vivibili le strade e piazze cittadine. La Giunta guidata da Matteo Lepore ha approvato il Piano Particolareggiato del Traffico Urbano (PPTU) “Bologna Città 30” che sancisce questo storico passaggio che vuole migliorare la sicurezza stradale, promuovere la mobilità sostenibile e aumentare qualità e fruibilità dell’ambiente e dello spazio pubblico.
La delibera, che dà attuazione ai piani internazionali, europei, nazionali e locali per la sicurezza stradale, prevede che i 30 km/h diventino di fatto la normalità sulle strade urbane, rendendo anche più semplice il passaggio a uno stile di guida a velocità costante e uniforme, e che solo alcune strade della città, con particolari caratteristiche, rimangano ai 50 km/h (come da mappa allegata).
Il salto di scala dalle attuali Zone 30 a una vera e propria Città 30 è testimoniato anche dai numeri. Oggi i 30 km/h si applicano a circa il 30% della rete viaria urbana, in aree a macchia di leopardo. Con il piano approvato, i 30 km/h riguarderanno circa il 70% delle strade dell’intero centro abitato, con un disegno organico facile da comprendere e rispettare. La percentuale arriva a sfiorare il 90% se si considera il solo perimetro della parte più densamente abitata della città (cioè la parte dentro l’asse tangenziale-autostrada più le zone residenziali esterne di Borgo Panigale-Reno, Navile e San Donato-San Vitale). Nelle aree collinari e di pianura esterne al centro abitato, la strategia generale prevede comunque progressivamente interventi di moderazione della velocità e di messa in sicurezza.
Da luglio a settembre il Settore Mobilità sostenibile procederà all’installazione della segnaletica orizzontale e verticale e adotterà le relative ordinanze stradali che entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2024.
È prevista la sostituzione o installazione di oltre 500 cartelli e la realizzazione di circa 300 bolloni su strada.
La segnaletica orizzontale, non obbligatoria per legge, come dimostrano le esperienze nel resto del mondo, risulta molto efficace per la fruibilità degli spazi stradali da parte degli utenti della strada: la ripetizione dei segnali di limite di 30 km/h sulla maggior parte delle strade aiuterà infatti una migliore comprensione di quale sia il comportamento richiesto.
Trattandosi di un cambiamento storico e culturale, che comporterà per gli utenti della strada una modifica graduale delle proprie abitudini adeguando la propria guida ai nuovi limiti, l’Amministrazione ha deciso di non partire subito con le sanzioni legate ai nuovi limiti di velocità, ma di prevedere 6 mesi di transizione nei quali fare una grande campagna di sensibilizzazione e informazione della cittadinanza, anche attraverso iniziative sul territorio da parte della Polizia Locale.
Per individuare l’area della città 30 e le strade a 50 nei mesi scorsi è stata incaricata la società Polinomia che, in stretto coordinamento con gli uffici comunali, ha condotto una approfondita analisi tecnica che ha preso in considerazione dati statistici sull’uso, sui flussi e sull’incidentalità della rete stradale, arricchita anche da incontri e confronti con i principali portatori di interesse. La documentazione prodotta ha rappresentato la base per dettagliare in modo definitivo la proposta di perimetrazione e della rete che è arrivata infine all’approvazione della Giunta.
I vantaggi della Città 30
La Città 30, come dimostrano le tante esperienze europee, produce benefici per tutti i cittadini: migliora la sicurezza stradale, riducendo incidenti, morti e feriti gravi tra tutti gli utenti della strada, a partire dai più fragili; fa aumentare gli spostamenti a piedi e in bici, grazie a strade più sicure e tranquille; riduce le emissioni di smog e gas climalteranti e rende più fluido il traffico, grazie a una velocità più costante, al posto degli stop-and-go continui che in città sono tanto dannosi per l’ambiente e la sicurezza quanto inutili ad arrivare prima; abbassa il rumore; rende lo spazio pubblico più bello e vivibile per le persone; restituisce autonomia a bambini, anziani, persone con disabilità; favorisce la coesione sociale e il commercio di vicinato nei quartieri.
A fronte di tutti questi vantaggi, le perdite di tempo negli spostamenti motorizzati sono nulle nei tragitti brevi o minime nei tragitti di media distanza. Secondo lo studio di impatto, applicando stringenti criteri di analisi economica, con Bologna Città 30 l’insieme di tutti i benefici (meno incidenti, morti e feriti, minore congestione, più spostamenti a piedi e in bici) vale ben il doppio dei costi (possibili perdite di tempo).
Bologna Città 30: ripensare lo spazio pubblico
Ma Bologna Città 30 significa soprattutto ripensare lo spazio urbano per promuovere una trasformazione del modo di fruire la città: il progetto prevede infatti una serie di interventi innovativi di modifica dello spazio pubblico che avranno il compito di armonizzare l’ambiente e lo spazio urbano a una nuova dimensione di prossimità.
Fra interventi di messa in sicurezza di strade, incroci e attraversamenti, nuove piazze pedonali e scolastiche, piste e corsie ciclabili, riqualificazione di marciapiedi e abbattimento di barriere architettoniche, sono in attuazione o in progettazione investimenti per la Città 30 già finanziati a bilancio per oltre 24 milioni di euro.
In quest’ottica si inserisce anche una serie di interventi già avviati in questi mesi in vista della Città 30.
A partire dagli interventi di miglioramento della qualità dei quartieri rivolti agli utenti vulnerabili della strada che mirano a promuovere una maggiore vivibilità, il gioco libero e la sicurezza stradale favorendo una maggior autonomia delle più piccole e dei più piccoli soprattutto in prossimità delle scuole.
Grazie a 500mila euro di fondi europei React EU sono state finanziate le cinque nuove piazze scolastiche pedonali di: via Populonia (Savena) i cui lavori sono in conclusione, via Perti (Porto-Saragozza) i cui lavori sono partiti proprio questa settimana, via di Vincenzo (Navile), giardino Guido Rossa (Navile) e largo Brescia (Savena). Le piazze sono un esempio di come ridisegnare gli spazi crei le condizioni per valorizzare le connessioni pedonali, risolvendo problematiche di viabilità che interessano il conflitto tra auto e pedoni negli orari di entrata e uscita dalle scuole.
Inoltre, le piazze scolastiche permettono di riorganizzare i flussi dei mezzi e delle persone, stimolando modalità diversificate di accesso ai plessi scolastici grazie, ad esempio, alla realizzazione di aree “kiss&ride”. I bambini e le bambine sono così messi in condizione di raggiungere gli istituti percorrendo in sicurezza e autonomia l’ultimo tratto a piedi fino all’ingresso dell’istituto.
Nella Città 30 particolare attenzione viene posta all’utilizzo della bicicletta: in tal senso diventa strategico il completamento della Bicipolitana. In particolare grazie a 3 milioni di finanziamenti React EU, sono in corso interventi in via Albertoni dove è stato completato il rifacimento della ciclabile mentre è in fase di completamento la tratta Pizzardi-Mengoli. Sempre con 800mila euro React EU è stata finanziata la Ciclo Salus che sarà completata entro luglio come percorso ciclabile verso il centro multifunzionale Salus Space. Gli interventi di promozione della ciclabilità nella zona urbana includono anche la fase 2 del piano di attuazione del Biciplan, a cui si sommano azioni di rafforzamento della mobilità ciclistica finanziate con fondi Pnrr che prevedono la realizzazione di ciclovie urbane e percorsi ciclabili pensati per raggiungere il posto di lavoro, oltre l’attuazione del Piano per la Mobilità Ciclabile e Pedonale Emergenziale.
Inoltre sono previsti interventi volti a definire e ridisegnare centralità urbane diffuse nelle diverse zone di prossimità della città. Ad esempio, il Villaggio INA è una delle aree su cui insistono diversi progetti di trasformazione degli spazi pubblici da riqualificare rispetto all’inserimento nel contesto della zona del tram e della Ciclovia del Sole su via Martin Luther King.
Gli interventi di trasformazione della morfologia cittadina, in conformità con la filosofia della Città 30, sono orientati a promuovere la sicurezza stradale. Molti gli interventi già in corso in questo senso come per esempio:
- il rifacimento delle banchine stradali in tratti critici di via Zanardi;
- i lavori all’incrocio tra viale Felsina e via Populonia per realizzare una nuova rotatoria per migliorare la protezione, la visibilità e la fruibilità degli attraversamenti pedonali, e un migliore collegamento dei percorsi pedonali con le fermate bus;
- interventi di promozione della sicurezza stradale in via Montefiorino con il completamento della riqualificazione dell’incrocio Montefiorino/Vancini/Bidone e Montefiorino/Valdossola;
- la riqualificazione dell’area dell’incrocio tra le vie Romagnoli e Malvolta.
In generale con il progetto di Città 30 ci sarà una progressiva diffusione di interventi fisici di moderazione del traffico e della velocità (come attraversamenti rialzati e colorati, dossi, segnaletica orizzontale integrativa) e investimenti per la messa in sicurezza.
La campagna di comunicazione
È online da oggi l’home page del sito www.bolognacitta30.it che nelle prossime settimane e mesi verrà via via arricchito con dati, Faq e confronti con altre città europee.
Per supportare e accompagnare il processo di cambiamento, la campagna di comunicazione avrà il compito di informare, ascoltare e coinvolgere attivamente la cittadinanza sul concetto di Città 30, sfatando i pregiudizi e fornendo gli strumenti per apprezzare un nuovo modello urbano.
La progettazione della brand identity si è focalizzata sull’immediatezza e la pluralità delle target personas. Da qui l’ideazione di un logo dinamico in grado di visualizzare i tanti valori positivi della Città 30 attraverso un sistema di icone facilmente riconoscibili e una palette di colori che esprimono solarità, rassicurazione, calma, felicità, energia.
Il percorso comunicativo prevede tre campagne multisoggetto:
- la campagna di pre-lancio, a partire dal 1° luglio, annuncia l’avvio di Bologna Città 30 per creare un primo livello di interesse e instillare in forma teaser i principali benefici del nuovo modello urbano;
- la seconda fase della campagna, da settembre a fine anno, introduce i principali cambiamenti in positivo della Città 30 con un claim sorprendente;
- la terza fase, da gennaio 2024, è centrata sul coinvolgimento diretto delle cittadine e cittadini, che potranno dare un contributo personale alla campagna.
La comunicazione prevede un consistente mix di attività, tra cui sito web, social network, video pillole, affissioni, flyer, gadget, banner presso i cantieri.
La campagna è promossa congiuntamente dal Comune e dalla Fondazione per l’Innovazione Urbana e curata da Sottosopra Comunicazione, agenzia milanese selezionata dalla Fondazione dopo un confronto tra numerose agenzie di comunicazione italiane.
Il questionario di ascolto dei cittadini
Per accompagnare l’implementazione del piano coinvolgendo e ascoltando le persone, da oggi è online un questionario curato dalla Fondazione per l’Innovazione Urbana, disponibile sul sito www.bolognacitta30.it.
Attraverso 30 domande, in un quarto d’ora tutti i cittadini possono esprimere la propria opinione sul piano Bologna Città 30, descrivere esigenze e abitudini di mobilità, indicare le 3 strade della zona in cui vivono che è prioritario rendere più sicure e confortevoli e proporre interventi concreti per migliorare la sicurezza stradale e la qualità dello spazio pubblico.
Le informazioni raccolte saranno elaborate in forma aggregata e anonima e aiuteranno l’Amministrazione comunale e la Fondazione a orientare al meglio la comunicazione e i progetti di messa in sicurezza e miglioramento dello spazio pubblico che danno corpo alla Città 30.