ROMA (ITALPRESS) – La tentata marcia su Mosca della Wagner, con ritirata, che ha tenuto con il fiato sospeso il mondo non è finita nel nulla: «E’ il sismografo di una guerra interna, di lotte intestine, di un establishment in ebollizione che si ritaglia spazi di potere anche personale». Lo dice, in una intervista al Corriere della Sera, il ministro della Difesa Guido Crosetto. «Sta andando avanti uno scontro tra milizie private, cresciute nel tempo, e le forze armate pubbliche. E’ difficile per tutti prevederne gli esiti e capirne le logiche profonde, ma una cosa è certa: gli eventi hanno messo in luce una debolezza cronica della Russia».
«A noi deve interessare quali saranno le conseguenze su di noi e sull’Ucraina. Chiaro che la mediazione è dello stesso Putin, attraverso Lukashenko, ma anche se la sua immagine è scalfita mi chiedo: una bestia ferita è più mansueta o più pericolosa perchè pronta a reazioni scomposte? Perchè la guerra, anche nelle ultime difficili ore, non si è mai fermata. Quindi, ancor più oggi di ieri, all’Ucraina serve il nostro aiuto, ma serve anche il massimo sforzo da parte di tutti per una soluzione diplomatica».
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