«Dobbiamo risolvere una volta per tutte la situazione, è inutile continuare a rimandare le scadenze». Così Lapam Confartigianato sulla notizia che posticipa di un mese, dal 30 giugno al 31 luglio 2023, la scadenza per il versamento delle somme dovute per il payback a carico delle aziende produttrici di dispositivi medici destinati alla sanità pubblica. Il distretto biomedicale della Bassa Modenese, eccellenza a livello nazionale e internazionale, coinvolge un grande numero di aziende.
«Siamo pienamente consapevoli – specificano da Lapam Confartigianato – che l’emendamento al DL n.51/2023 passato in commissione nei giorni scorsi, sia un intervento d’emergenza, necessario per scongiurare l’applicazione della norma a decorrere dal primo di luglio. Ma è altrettanto doveroso sottolineare come sia insufficiente, in quanto sta solo trascinando il problema. Dal 2015 la norma grava sul settore: auspichiamo che in questo lasso di tempo il Governo, sospenda l’esecutività del provvedimento e possa lavorare a una misura che superi definitivamente il sistema del payback. L’associazione si è mossa a tutti i livelli e continuerà a farlo, disponibile al confronto e all’apertura di un tavolo per trovare le migliori soluzioni affinché si tuteli un settore decisivo per il sistema sanitario».