In Emilia-Romagna sono stati raccolti 534.561 kg di pile e accumulatori portatili nel 2022, nei 746 luoghi di raccolta iscritti al Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori (CDCNPA) che coordina la filiera di raccolta e avvio al trattamento, riciclo e smaltimento di pile e accumulatori.

In Italia nel 2022 la raccolta si è attestata su un valore assoluto pari a 10.291.821 kg, con un incremento di circa 40.000 kg rispetto all’anno precedente.

È inoltre aumentato significativamente il numero di luoghi di raccolta iscritti al CDCNPA in tutte le regioni italiane, nel 2022 sono passati da 11.296 a 12.818 con un tasso di crescita pari a circa l’11-12% nelle macro-aree Nord e Centro, e al 18% nel Sud.

Aumentano gli accumulatori nuovi immessi sul mercato, pari a 397.350 tonnellate, anche grazie alla sempre maggiore diffusione dei veicoli a trazione elettrica o ibrida e alle batterie destinate all’accumulo. Nel 2022 la raccolta degli accumulatori industriali e per veicoli ha raggiunto un totale di 125.835 tonnellate.

Siamo sempre più testimoni in questi tempi di un cambio tecnologico importante, gli accumulatori ricaricabili – non solo quelli venduti singolarmente, ma anche quelli compresi nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche di largo consumo – stanno prevalendo sempre più sul mercato, e il loro ciclo di vita più ampio non permette di intercettare il rifiuto in maniera immediata, dilatandone i tempi di ritorno”, spiega il Presidente del CDCNPA, Giuliano Maddalenaanche commentando il nuovo regolamento UE per la progettazione, la produzione e la gestione di ogni tipo di batteria e la gestione dei successivi rifiuti, “fra le novità, il regolamento prevede che entro il 2027 le batterie portatili incorporate negli apparecchi siano rimovibili e sostituibili dall’utilizzatore finale, lasciando agli operatori tempo sufficiente per adattare la progettazione dei loro prodotti a tale requisito e la definizione di nuovi e più ambiziosi obiettivi di raccolta e riciclaggio. Inoltre, è prevista l’introduzione dell’obbligo della dichiarazione ed etichetta dell’impronta di carbonio e del passaporto digitale per le batterie dei mezzi di trasporto leggeri (LMT), le batterie industriali con capacità superiore a 2 kWh e le batterie EV”.

“Come CDCNPA siamo a disposizione del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per fornire il consueto supporto per la imminente revisione normativa che dovremo attuare anche in Italia, fornendo spunti, analisi e ipotesi operative, mantenendo i principi di equità, omogeneità e di ottimizzazione dei costi, anche per garantire i consumatori” – conclude Maddalena.

 

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