Sono in città i 25 bambini e bambine, piccoli ambasciatori di pace del popolo Sahrawi, ospitati dalle famiglie reggiane tramite l’associazione Jaima Sahrawi, che ogni anno promuove scambi e progetti, nel segno della solidarietà e nella convinzione che le nuove generazioni siano la speranza verso l’autodeterminazione dei Sahrawi.
Con le famiglie, anche il Comune di Reggio Emilia è protagonista della solidarietà e del supporto alla causa e infatti i 25 piccoli ambasciatori di pace sono stati ricevuti in Sala del Tricolore: “Potervi accogliere di nuovo in questa Sala è un onore per la nostra comunità – ha sottolineato l’assessora all’Educazione e allo Sport Raffaella Curioni – Oggi è come fosse un passaggio di testimone, perché vi salutiamo per le settimane che avete trascorso nel nostro territorio in un progetto che vede un vero e proprio “scambio culturale” tra famiglie ospitanti e piccoli ambasciatori. In queste ore sono in arrivo in Italia anche gli atleti Sahrawi che gareggeranno ai Giochi internazionali del Tricolore e si prenderanno carico di portare a tutte le delegazioni internazionali la voce del vostro popolo e della vostra richiesta di libertà e affermazione dei vostri diritti”.
All’incontro sono intervenuti anche l’onorevole Stefano Vaccari presidente dell’intergruppo parlamentare Amici del popolo Sahrawi, sindaci e assessori di Albinea, Fabbrico, Gualtieri, Luzzara, Novellara, Quattro Castella, Scandiano.
Federica Cani ha portato il saluto dell’associazione Jaima Sahrawi.
Nel corso della cerimonia sono stati anche consegnati i diplomi di ringraziamento e il nuovo Patto di amicizia – il precedente era stato firmato il 21 novembre 2000 – tra Reggio Emilia e la Wilaya di Smara: “Questo gesto rappresenta la volontà di continuare questa lunga storia di solidarietà e cooperazione – ha aggiunto l’assessora Curioni – L’accoglienza degli ambasciatori di pace è iniziata 41 anni fa ed è il simbolo di come le comunità locali, scegliendo l’accoglienza come strumento di pace e di solidarietà, forniscano un supporto politico e culturale rilevante per la causa del popolo Sahrawi”.
Nel corso dei 23 anni del Patto di amicizia, sono diverse le attività avviate dal Comune e dalla Provincia di Reggio Emilia, insieme ai Comuni di Albinea e Scandiano e diversi soggetti del territorio fra cui Reggio Children, Ausl e l’associazione Jaima Saharawi di Reggio Emilia. Queste azioni vengono sostenute in modo rilevante dalla Regione Emilia-Romagna e vedono il coinvolgimento di numerose associazioni ed enti locali in tutto il territorio regionale.
Lunedì 24 luglio alle 21, la bandiera Sahrawi entrerà insieme alle altre presenti ai Giochi internazionali del Tricolore, sfilando con 15 rappresentanti, che durante la settimana saranno protagonisti nelle gare di boxe, scacchi e atletica.
Sport, giovani e educazione sono protagonisti di questa lunga amicizia che viene rinnovata con le parole del patto sottoscritte dai rappresentanti istituzionali di Smara e Reggio Emilia: “Noi sindaci – si legge nel testo – liberamente eletti dai nostri cittadini, manifestiamo solidarietà al conseguimento dell’autodeterminazione del popolo Sahrawi, nel pieno rispetto dei principi della risoluzione non violenta delle controversie internazionali e nel solco del dettato costituzionale di una piena ricerca di pace e giustizia tra le nazioni. Rinnoviamo l’impegno, già assunto, a stabilire contatti diretti tra le popolazioni amiche attraverso il rinnovo del Patto di amicizia al fine di facilitare le relazioni di cooperazione fra i popoli e impegnare i cittadini e la propria comunità ai valori e rispetto dei diritti umani”.
impegno in linea con il motto dei Giochi internazionali del Tricolore, che è ‘lo sport può cambiare le persone e le persone possono cambiare il mondo’.