Mercoledì 2 agosto, si rinnova la memoria, e con essa il dolore, per la strage fascista alla stazione di Bologna, di cui ricorre il 43° anniversario: come tradizione, il Comune di Carpi ne ricorderà le vittime sia alla cerimonia ufficiale bolognese, sia nel cimitero urbano, dov’è sepolto il concittadino Umberto “Tino” Lugli, che a 38 anni perse la vita in quell’attentato.
In piazza delle Medaglie d’oro a Bologna, dove interverranno il Sindaco Matteo Lepore e il Ministro degli Interni Matteo Piantedosi, Carpi sarà presente con il gonfalone della città, il Vice-Sindaco Stefania Gasparini e l’assessore Andrea Artioli; la stessa mattinata, nel cimitero cittadino, il Presidente del Consiglio Comunale Carlo Alberto Fontanesi deporrà fiori sulla tomba di Tino Lugli.
La cerimonia di Bologna, come ogni anno dal 1981, è organizzata dalla “Associazione Familiari Vittime della strage del 2 agosto” e dal “Comitato di solidarietà alle vittime delle stragi”.
La strage alla Stazione Centrale di Bologna avvenne alle 10:25 di sabato 2 agosto 1980: una carica esplosiva nella sala d’aspetto di 2a classe fece crollare un’intera ala dell’edificio, provocando 85 morti e 200 feriti, di varie nazionalità: molti degli italiani erano emiliano-romagnoli, fra i quali Lugli e la sua fidanzata, Carla Gozzi, 36 anni, di Concordia – lui gestiva un negozio di merceria a Carpi con il fratello, lei era impiegata in un maglificio, e stavano aspettando il treno per andare in vacanza alle Tremiti. Per l’attentato sono stati condannati in via definitiva i terroristi neofascisti Valeria Mambro e Giusva Fioravanti, e nel 2022 anche Paolo Bellini in primo grado all’ergastolo.