I Carabinieri della Stazione di Castello d’Argile hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, nei confronti di un 55enne marocchino, commerciante, indagato per maltrattamenti contro familiari o conviventi. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Bologna, su richiesta della Procura della Repubblica di Bologna che ha coordinato le indagini dei Carabinieri.

Il procedimento nasce dalla denuncia della compagna dell’indagato, 34enne marocchina, che l’8 agosto scorso è andata dai Carabinieri della Stazione di Galliera per chiedere aiuto, dicendo di non essere più in grado di sopportare il compagno e descrivendo un quadro familiare violento, caratterizzato da un clima di prevaricazione. La donna ha riferito ai Carabinieri che l’uomo ha iniziato a maltrattarla nel 2013, subito dopo l’inizio della relazione sentimentale da cui sono nate due figlie che hanno assistito continuamente alle vessazioni del padre.

Offese, ingiurie e schiaffi, sono alcuni dei maltrattamenti che la donna è stata costretta a sopportare, assieme a quella che il Giudice ha descritto nel provvedimento cautelare quale “…ossessiva gelosia e intransigenza religiosa….” Il 55enne, infatti, ha imposto sin da subito, prima alla compagna e poi alle figlie che stavano crescendo, di vivere in un certo modo, evitando di indossare gonne o pantaloncini corti, di salutare gli altri col bacio sulla guancia e in generale di evitare conoscenze maschili.

L’ultimo fatto è successo nella notte del 7 agosto scorso, in una via di Castello d’Argile, quando i Carabinieri della Centrale Operativa di San Giovanni in Persiceto hanno ricevuto la telefonata della donna che chiedeva aiuto. Al Carabiniere del 112, la 34enne ha detto di trovarsi alla guida di un’auto e di essere stata urtata intenzionalmente da un’altra auto condotta dal compagno che la voleva fermare per impedirle di andare a vivere altrove, come deciso di recente per interrompere la relazione sentimentale.  Nel tentativo di fermarla, il 55enne le aveva urlato contro: “Ti ammazzo! Ti faccio vedere chi sono i veri uomini!”.

Rintracciato dai Carabinieri della Stazione di Castello d’Argile nella serata del 22 agosto scorso, il 55enne è stato sottoposto alla misura cautelare del Giudice.

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