Era l’11 settembre 1973 quando il governo democratico cileno di Salvador Allende fu violentemente rovesciato dal golpe militare guidato dal generale Pinochet, che segnò l’inizio di una delle più sanguinarie dittatura del ‘900.
Comune di Bologna, Biblioteca Amilcar Cabral, Cineteca di Bologna e Fondazione Gramsci Emilia-Romagna, organizzano una serie di appuntamenti per ricordare l’avvenimento che segnò la vita del popolo cileno, le numerose manifestazioni di solidarietà per le vittime del golpe e l’impegno dell’Italia e della comunità bolognese nell’accoglienza degli esuli cileni in fuga dalla dittatura.

“Il golpe in Cile rappresenta un momento fondamentale per la storia della democrazia a livello internazionale. Un evento che ha avuto forti ripercussioni anche sulla storia politica del nostro Paese – afferma il sindaco Matteo Lepore – L’idea del ‘compromesso storico’ e della collaborazione tra forze popolari di ispirazione comunista, socialista e cattolico-democratiche per realizzare le grandi riforme sociali, nasce proprio in quel momento; così come da quel momento arrivano le forti tensioni che hanno portato ad una stagione stragista che ha lasciato cicatrici indelebili nella nostra comunità. Anche per questo Bologna, città della memoria democratica, adempiendo alla propria missione ricorderà gli eventi e le implicazioni con questo importante cartellone di iniziative istituzionali e culturali”.

“La cultura aiuta a fare memoria, non solo per ricordare ciò che accadde ieri, ma per renderlo vivo e presente per chi ne è stato testimone, ma soprattutto per chi, giovane, non c’era – dichiara Elena Di Gioia, delegata alla Cultura di Bologna e Città metropolitana – Bologna fu in prima fila nella mobilitazione contro il golpe del generale Pinochet nel settembre di cinquant’anni fa e oggi vuole essere ancora presente nel ricordare la tragica fine del governo Allende attraverso una serie di iniziative che coinvolgono importanti istituzioni culturali della nostra città. Iniziative che utilizzano diversi linguaggi culturali ed espressivi per parlare a pubblici diversi e che aiutano a fare capire che le acquisizioni della democrazia non possono essere date per scontate, ma devono essere difese e valorizzate continuamente”.

Il programma delle iniziative promosse dal Comune di Bologna

Si parte venerdì 8 settembre con l’apertura dell’esposizione ‘bisogna cercare di capirla, questa bestia’, a cura di Biblioteca Amilcar Cabral – Settore Biblioteche e Welfare culturale del Comune di Bologna, che presenta alcuni documenti dal suo patrimonio – libri, riviste, opuscoli, manifesti. Molti dei volumi selezionati fanno parte del Fondo Scarzanella donati alla biblioteca dalla professoressa di Storia istituzioni dell’America Latina dell’Università di Bologna, Eugenia Scarzanella. Si tratta di pubblicazioni per la maggior parte in lingua italiana e spagnola, edite dai primi anni ’80 al primo decennio degli anni 2000. In particolare, i libri dedicati al Cile provengono dalla biblioteca personale di Salvatore Sechi – primo direttore del Centro Cabral – acquistati in Cile dove ha vissuto durante il governo di Salvador Allende. Il titolo scelto, è un citazione presa dal volume di Isabel Moreno, Parla Gorilla. La stampa fascista cilena, Mazzotta 1975, uno dei libri presenti in mostra.
L’esposizione sarà visitabile da venerdì 8 al 22 settembre negli orari d’apertura della Biblioteca Almicar Cabral (via San Mamolo 24): dal lunedì al venerdì 9-19, ingresso libero.
Inoltre, sul sito della Biblioteca sono disponibili delle proposte di lettura e approfondimento e una gallery con le immagini di una selezione dei documenti presenti in mostra.

Dal 9 al 13 settembre Cineteca di Bologna dedica al cinquantennale del golpe cileno la rassegna “Il Cile di Guzmán. 50 anni dal golpe”.
Dal suo monumentale “La battaglia del Cile”, girato clandestinamente nel 1973 per le strade di una nazione sotto assedio militare, Guzmán non ha mai smesso di confrontarsi con le ferite mai rimarginate della dittatura e con il sogno tradito di Salvador Allende. Come nel suo ultimo documentario, Cile – Il mio paese immaginario, che presentiamo in occasione del cinquantennale del golpe militare.
Sabato 9 settembre ore 20 “SALVADOR ALLENDE (Belgio-Cile-Francia-Germania-Spagna-Messico/2004), alle 22 “POST MORTEM” (Cile-Messico-Germania/2010) di Pablo Larraín (98’)

Domenica 10 settembre ore 18 “NOSTALGIA DELLA LUCE”
(Nostalgia de la luz, Francia-Germania-Cile/2010), alle 20 “LA MEMORIA DELL’ACQUA” (El botón de nácar, Francia-Cile-Spagna/2015).
11, 12 e 13 settembre alle 20 “CILE – IL MIO PAESE IMMAGINARIO” (Mi país imaginario, Cile/2022).

Lunedì 11 settembre, ore 12.30 in Sala Rossa a Palazzo d‘Accursio, il Sindaco consegnerà la Turrita d’Argento a Samuel Pinto, esule cileno, ideatore e promotore del Cassero.

Lunedì 11 settembre, alle 13 a Palazzo d’Accursio, il Consiglio comunale dedicherà l’apertura della seduta al cinquantesimo del golpe in Cile con gli interventi della presidente Maria Caterina Manca, di Andrea Speranzoni, avvocato dei familiari delle vittime cilene nel processo relativo all’Operazione Condor in America Latina e al caso dell’attacco al palazzo de La Moneda dell’11 settembre 1973, di Haydee Oberreuter Umazabal, consigliera Instituto Nacional de Derechos Humanos (INDH), già sottosegretaria ai Diritti Umani del Governo Boric, dirigente politica e attivista per i diritti umani, sopravvissuta alla prigionia politica e alla tortura durante la dittatura militare e del Sindaco di Bologna Matteo Lepore.
La seduta del Consiglio sarà trasmessa in diretta streaming sul canale YouTube @ConsiglioComunaleBologna

Sempre lunedì 11, dalle 21 la facciata di Salaborsa si illuminerà con le immagini di manifesti e fotografie proiettate grazie al progetto della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna.
Una proiezione di manifesti particolarmente significativi dal punto di vista della comunicazione sociale e politica e della grafica contemporanea, un percorso fatto di immagini per raccontare cosa è avvenuto dopo l’11 settembre 1973 quando il governo democratico di Salvador Allende fu interrotto dal golpe militare del generale Pinochet.
La selezione dei manifesti proviene da Manifestipolitici.it, progetto promosso dalla Fondazione Gramsci Emilia-Romagna: una banca dati online che rende consultabili più di 16.000 tra manifesti, volantini e cartoline politici e sociali provenienti da diverse raccolte, datati dai primi anni del Novecento fino ai giorni nostri.
La proiezione contempla anche una selezione di fotografie dall’Archivio fotografico del Partito comunista italiano (Pci), Federazione provinciale di Bologna che ritraggono alcune manifestazioni e iniziative di solidarietà per le vittime del golpe. Vi sono anche delle fotografie della visita di Luis Corvalan, segretario del Partito Comunista cileno, liberato dal carcere di Pinochet nel quale era stato rinchiuso dopo il golpe militare del 1973, che nel febbraio 1977 visitò diverse città in Italia, tra cui anche Bologna. Ad accoglierlo i rappresentanti della Federazione del Pci, del Comune di Bologna e, in una grande manifestazione, il popolo di Bologna.
L’ordine dei documenti presentati è cronologico dal 1973 al 2003. Sul sito della Fondazione www.iger.org sarà possibile leggere le descrizioni e le didascalie di tutti i manifesti e le fotografie proiettate.

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