Parte ufficialmente il progetto nato dalla collaborazione tra Fondazione CR Carpi, Ateneo degli studi di Modena e Reggio Emilia e Comune per dare corpo a un nuovo importante tassello del territorio universitario Unimore.
Da lunedì 18 settembre prendono il via le lezioni di un corso di laurea magistrale progettato per rispondere alle esigenze espresse dal tessuto produttivo di potersi avvalere di figure trasversali dotate di un alto livello di preparazione in ingegneria industriale insieme a specifiche competenze in sostenibilità energetica, produttiva e ambientale, oltre a possedere la capacità di interfacciarsi efficacemente con aree e funzioni aziendali contigue. Non solo teoria ma anche trasferimento di competenze che consentiranno ai neo laureati di essere immediatamente operativi nel mondo del lavoro, grazie alla forte connessione con il tessuto produttivo la cui presenza attraversa l’intera durata del corso. Sono attualmente già oltre 60 le aziende che hanno manifestato formalmente il loro interesse nei confronti di questa laurea. Si tratta di realtà nazionali, multinazionali e di importanti contesti imprenditoriali e cooperativi locali, per concretizzare un modello virtuoso di collaborazione tra mondo accademico, istituzioni e ambito produttivo. La forte presenza imprenditoriale, consentirà infatti una didattica attraversata da seminari con i professionisti del mondo del lavoro, attività laboratoriali, team working su progetti delle imprese, stage formativi di 6 mesi volti all’occupazione e case history di scenari reali.
Il piano di studi, progettato ed erogato dall’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, è stato concepito per affiancare ai contenuti propri dell’ingegneria meccanica e industriale le tematiche innovative volte alla transizione verso la sostenibilità, e per fornire competenze in ambito di robotica, automazione industriale, materiali innovativi, intelligenza artificiale e Iot. Il corso Sustainable Industrial Engineering si svolge interamente in lingua inglese, per potervi eccedere occorre un certificato di conoscenza linguistica B2, oltre a un voto di laurea triennale pari o superiore a 90/110.
La laurea magistrale in partenza lunedì rappresenta il primo dei quattro asset che prenderanno corpo nel nuovissimo Polo Universitario di Carpi, che accoglierà a stretto giro, nei prossimi mesi, anche l’attività di ricerca universitaria, quella del trasferimento tecnologico al tessuto produttivo e la diffusione culturale attraverso eventi di divulgazione. Si tratta infatti di un ampio e moderno spazio multifunzionale per favorire la contaminazione tra attività di sviluppo e innovazione.
Per concretizzare il grande progetto di alta formazione sul territorio, la Fondazione CR Carpi ha destinato 21 milioni di euro, per sostenere nel tempo l’attività didattica e di ricerca (6 milioni di euro), per finanziare interamente, con le restanti risorse, la costruzione del Polo Universitario carpigiano: una struttura a energia quasi zero, ampia circa 5.000 mq, realizzata in poco più di un anno dal gruppo modenese AeC Costruzioni e progettata dal gruppo Lombardini22, leader nello scenario dell’architettura e dell’ingegneria, all’interno della quale si snodano aule, un’ampia area laboratoriale, locali da destinare a start up e spin off universitari, locali per lo studio e il team working, e luoghi dove svolgere attività ed eventi culturali. Inserito nel nascente ampio parco urbano dell’Oltreferrovia, progettato da Mario Cucinella, il nuovo Polo Universitario ha la collocazione strategica di essere adiacente alla stazione ferroviaria, a pochi passi dal centro cittadino di Carpi e a una fermata di treno da Modena
“Siamo molto felici ed orgogliosi di essere riusciti a portare a termine una sfida così importante per il nostro territorio. Il nuovo Polo Universitario di Carpi sarà un’opportunità epocale per il futuro delle nuove generazioni, delle imprese e della cittadinanza – ha evidenziato il presidente della Fondazione CR Carpi Mario Ascari. Conoscenza, ricerca e innovazione sono elementi fondamentali per affrontare le sfide che i cambiamenti sociali, ambientali ed economici che stanno caratterizzando la nostra società. Il nuovo Polo Universitario è il più grande investimento in sapere mai realizzato a Carpi. L’Università aprirà un nuovo orizzonte di opportunità verso il quale la nostra comunità potrà guardare con fiducia, fierezza e ottimismo, evitando di farsi trovare impreparata. Questo importante risultato è stato possibile grazie a un formidabile gioco di squadra tra Fondazione CR Carpi, Università, Comune e Imprese. Grazie alla lungimiranza, al coraggio, all’impegno e al duro lavoro di centinaia di persone oggi Carpi ha l’Università.”
“Con l’inaugurazione di oggi, l’Università di Modena e Reggio Emilia non solo amplia il suo orizzonte formativo, ma anche riafferma il suo impegno per lo sviluppo integrato del territorio. Il nuovo polo tecnologico a Carpi, realizzato in sinergia con la Fondazione CR Carpi e il Comune, è un importante pilastro per l’innovazione e la formazione ingegneristica – ha spiegato il rettore Unimore Carlo Adolfo Porro. La sua posizione strategica e l’architettura attenta al contesto locale lo rendono un asset di estremo interesse non solo per la nostra comunità accademica, ma per l’intero territorio così rilevante della regione Emilia-Romagna. L’offerta di un corso in lingua inglese, inoltre, sottolinea il nostro impegno a preparare professionisti di calibro internazionale, in un’ottica di sempre maggiore armonizzazione delle esigenze locali con le opportunità globali.”
“Oggi è una giornata storica, non solo per la città ma per tutto il territorio – ha sottolineato il sindaco di Carpi Alberto Bellelli. Possiamo dirlo senza retorica perché non capita spesso inaugurare una sede universitaria fuori da un capoluogo di provincia, invece a Carpi è realtà. Sono orgoglioso e commosso per aver fatto parte di questa avventura, e rinnovo i sentimenti di gratitudine verso tutti gli attori: innanzitutto Unimore e Fondazione CR Carpi, ovviamente, poi tutti coloro – compresi i miei collaboratori e tutte gli uffici comunali coinvolti – che hanno contribuito a questo straordinario risultato, per giunta in tempi molto celeri. Non mi resta che augurare buona fortuna e buon lavoro agli studenti e al personale che lavorerà in questa sede, con un caloroso “Benvenuti a Carpi!”
“Coniugare la sostenibilità ambientale con la crescita economica e sociale, attraverso l’innovazione e lo sviluppo delle competenze e delle tecnologie, è la principale sfida che il nostro sistema regionale ha condiviso con tutti i soggetti firmatari del Patto per il Lavoro e per il Clima – ha commentato il sottosegretario alla presidenza della giunta della Regione Emilia Romagna, Davide Baruffi. Tra questi, non a caso, gli Enti locali, gli Atenei e le Fondazioni bancarie, insieme alle rappresentanze economiche e sociali. Per vincere questa sfida abbiamo bisogno di nuove professionalità e competenze al servizio delle imprese e della società. L’Emilia-Romagna, dopo la legge sull’attrattività degli investimenti, si è dotata ora della prima legge nel Paese per trattenere e attrarre e talenti, per formarli e valorizzarli. Per queste ragioni la scelta e l’investimento compiuti da Fondazione, Unimore e Comune è quanto di più coerente ci possa essere con questa strategia. E per questo la Regione li sosterrà fino in fondo”.