Il Campo di Fossoli è un luogo di raccoglimento e meditazione, uno spazio che reca le testimonianze di indicibili sofferenze patite da esseri umani da parte di altri esseri umani, esperienze difficili da raccontare e ascoltare. Per questo la Fondazione Fossoli ha inteso riflettere sul silenzio della parola, dei suoi limiti e della necessità di trovare altri modi di comunicare, non con la parola usuale.
E proprio Il silenzio sarà il tema del concerto che il Maestro Mario Brunello, grande virtuoso del violoncello, terrà al Campo domenica 24 settembre alle ore 18.30 nell’ambito della rassegna ‘Tramonto a Fossoli’, che prende il nome da una celebre poesia di Primo Levi.
Dopo Anton Dressler nel 2020, seguito da Monica Guerritore l’anno successivo e da Emidio Clementi con Ensemble Concordanze nel 2022, quest’anno sarà dunque il violoncello a portare la bellezza dell’arte al Campo.
Il concerto è a ingresso gratuito, con prenotazione obbligatoria.
I posti disponibili sono 400.
Solista, direttore, musicista da camera e di recente pioniere di nuove sonorità con il suo violoncello piccolo, Mario Brunello è stato il primo Europeo a vincere il Concorso Čajkovskij a Mosca nel 1986.
Il suo stile autentico e appassionato lo ha portato a collaborare con i più importanti direttori d’orchestra quali Antonio Pappano, Myung-whung Chung, Yuri Temirkanov, Zubin Mehta, Ton Koopman, Manfred Honeck, Riccardo Muti, Daniele Gatti, Seiji Ozawa, Claudio Abbado e molti altri, esibendosi con le più prestigiose orchestre mondiali.
Il suo repertorio è tra i più ampi, e spazia dal barocco al contemporaneo. Suona un prezioso Maggini dei primi del Seicento, al quale ha affiancato, negli ultimi anni, il violoncello piccolo a quattro corde, costruito nella tipica accordatura violinistica ma un’ottava più bassa. Queste peculiarità hanno spinto Brunello ad esplorare i capolavori musicali del repertorio per violino di Bach, Vivaldi, Tartini e contemporanei.
Dalla stretta collaborazione con la Kremerata Baltica e Gidon Kremer sono nate due registrazioni d’eccezione: The Protecting Veil di Tavener registrato al Festival di Lockenhaus e Searching for Ludwig – tributo a Beethoven, che vede due quartetti di Beethoven nella versione per orchestra d’archi dividersi la scena con brani contemporanei d’ispirazione beethoveniana di Léo Ferré e Giovanni Sollima.
Mario Brunello è anche il Direttore Artistico dei Festival Arte Sella, dei Suoni delle Dolomiti e del Festival di Stresa, ed è inoltre autore de Silenzio (edizioni Il Mulino), un’intensa meditazione sull’origine della musica e il suo rapporto con il silenzio.
Per ulteriori informazioni sulle iniziative consultare il sito www.fondazionefossoli.org.