In occasione della giornata Internazionale per l’eliminazione delle armi nucleari prevista per il 26 settembre, la Croce Rossa Italiana (CRI) e l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), hanno avviato una campagna Nazionale volta alla sensibilizzazione al disarmo nucleare. In numerose città d’Italia un monumento sarà illuminato di rosso in segno di adesione a questa campagna.
L’iniziativa “Nuclear experience – Croce Rossa Italiana per il disarmo nucleare”, vuole ribadire l’importanza di un mondo privo di minacce nucleari, in un contesto in cui purtroppo esistono ancora quasi 13.000 armi nucleari. Le conseguenze umanitarie di un eventuale loro utilizzo sarebbero incalcolabili: il Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa si è impegnato affinché si giunga alla loro totale proibizione ed eliminazione sin da quando, nel 1945, la Croce Rossa Giapponese ed il Comitato Internazionale della Croce Rossa sono stati testimoni dell’orribile devastazione e delle sofferenze causate dai bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki. Questi tragici eventi furono devastanti sia per gli effetti diretti immediatamente conseguenti all’esplosione, ma soprattutto per le conseguenze sanitarie, psicologiche ed economiche di medio e lungo termine che la popolazione giapponese si trovò ad affrontare nel corso dei decenni successivi.
Facendo seguito all’invito del Presidente Nazionale di Croce Rossa, Avv. Rosario Valastro, il Comitato di Modena ha avanzato verso i Comuni della Provincia di sua competenza, la richiesta di illuminare di rosso la facciata del palazzo Comunale o di un altro monumento cittadino per confermare l’adesione al progetto. “Il prossimo 26 settembre, passando in largo Garibaldi e vedendo la Fontana del Graziosi illuminata di rosso, avremo il segno tangibile dell’adesione al nostro progetto da parte del Comune di Modena che idealmente rappresenterà il sostegno all’iniziativa dell’intera cittadinanza di Modena così come dei numerosi altri Comuni del territorio che hanno raccolto il nostro invito”, dichiara il presidente del comitato di Modena della CRI, Carlo Meschiari. “Si tratta solo di un piccolo gesto ma è importante per far maturare ulteriormente nella società civile la giusta consapevolezza degli effetti devastanti causati dall’uso dell’arma atomica e promuovere la ratifica dello specifico trattato per la sua proibizione da parte dell’Italia”.