Tutti i Comuni dell’Unione Appennino, insieme, richiedono agli enti sovracomunali uno sforzo per arrivare ad uno sviluppo importante della viabilità della montagna, in particolare attraverso il prolungamento della pista Gatta – Pianello fino a Giarola di Ligonchio, e una manutenzione della Statale 63 che permetta anche di superare gli attuali punti critici che ne rallentano la percorrenza.

Per sostenere questa richiesta, e rilanciarla dopo che era stata già presentata dai Sindaci dell’Appennino nel 2021, si sono ritrovati sul ponte del Pianello il Sindaco di Villa Minozzo, Presidente dell’Unione dei Comuni e Consigliere della Provincia delegato alla montagna Elio Ivo Sassi, il Sindaco di Castelnovo Monti Enrico Bini, il Sindaco di Carpineti Tiziano Borghi, il Sindaco di Toano Vincenzo Volpi, Il Sindaco di Ventasso Enrico Ferretti, l’Assessore al Turismo e Promozione del territorio di Casina Alessandro Torri Giorgi.

Afferma Elio Ivo Sassi: “Rinnoviamo la richiesta del prolungamento dell’attuale strada che dal Pianello possa arrivare fino a Giarola che riteniamo indispensabile per fermare l’emorragia che rischia di spopolare questi luoghi, avvicinando le persone al mondo del lavoro, al comprensorio ceramico. È fondamentale che gli Enti superiori, quali la Provincia, si facciano carico di questa che è un’importante via di collegamento comprensoriale. Abbiamo sistemato con investimenti importanti la Gatta Pianello, ma non è pensabile che un piccolo Comune si faccia carico di questo asse viario, abbiamo bisogno che enti come la Bonifica e la Provincia ci diano una mano. C’era già un accordo di programma con la Provincia, allora era Presidente Roberto Ruini, che è sempre stato disatteso. Ma oggi è più che mai indispensabile concretizzare questo intervento per la tenuta socio economica del crinale: se perdiamo ulteriormente abitanti sarà impossibile mantenere i servizi e continuare a vivere in montagna”.

Ora la zona dei Gessi Triassici, nella stessa zona della Valle del Secchia, è entrata nei siti Patrimonio dell’Umanità Unesco, e questo secondo i Sindaci non è in contrasto con la realizzazione della strada, anzi ne deve essere stimolo. Prosegue Sassi: “La Gatta – Pianello – Giarola sarebbe sulla sponda opposta del Secchia – prosegue Sassi – dove peraltro è già presente la strada in quel tratto di fondovalle. Sarebbe un’opera fondamentale anche per lo sviluppo turistico di queste zone: essere entrati nei siti Patrimonio dell’Unesco è un traguardo che potenzialmente potrà far aumentare in modo esponenziale l’afflusso turistico, per questo ci vuole una viabilità in grado di sostenerlo. Ovviamente parliamo di una strada poco impattante, così come lo è stata a suo tempo la Gatta Pianello che ha influito positivamente sulla valorizzazione delle zone che interessa, le Fonti di Poiano e la stessa area dei Gessi Triassici ad esempio. Anche la sua prosecuzione potrà essere un progetto attentamente inserito nell’ambiente, pienamente rispettoso e in grado di contribuire alla fruizione turistica di questi luoghi”.

Ma ovviamente non c’è solo l’intervento sul Secchia tra le priorità segnalate dai Sindaci dell’Appennino: “Chiediamo che siano mantenuti gli impegni annunciati sulla statale 63 – concludono – con interventi di manutenzione straordinaria e miglioramento del tracciato, ad esempio il tratto dal Bocco alla Bettola, la Pinetina di Vezzano, il tratto di Ardaceda nel carpinetano. Le strade della montagna hanno almeno la stessa importanza di quelle della pianura, dove si continua a investire e realizzare nuovi tratti. Sono fondamentali sia per i pendolari, che per chi vive e lavora qui e deve raggiungere agevolmente i servizi. Noi come esponenti delle comunità ci sentiamo legittimati a chiedere un confronto rapido per arrivare a interventi concreti”.

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