Lo chiamavano “il segretario diplomatico”, e fu Segretario Generale Lapam dalla metà degli anni ’80 fino al 1993, con le presidenze di Ivano Spallanzani prima e di Biagini poi. E’ morto a Pavullo, il suo paese dove aveva sempre vissuto, Giuseppe Fontanazzi, una vita professionale spesa soprattutto in e per la Lapam.

In associazione dal 1973 e fino alla pensione di fine anni ‘90, Fontanazzi ha saputo incarnare i valori dell’artigianato e del lavoro autonomo in anni di transizione, quelli del passaggio alla cosiddetta “Seconda Repubblica” che hanno investito in modo importante anche la rappresentanza d’impresa. Fontanazzi era nato a Pavullo 86 anni fa e dal “suo” Frignano era poi sceso a Modena per occuparsi della segreteria generale Lapam dopo essere stato per anni funzionario. Così ricordava, pochi anni fa, il suo incarico: «Quando diventai Segretario fu una sorpresa, non avevo tessera di partito in tasca, questo mi consentì di essere molto libero. Diventai Segretario Generale per volontà dei segretari di sede con cui ho sempre conservato un buon rapporto pur con una normale dialettica tra centro e periferia. Si dice che fossi molto diplomatico, beh è proprio vero…».

Il ricordo dell’attuale Segretario Generale, Carlo Alberto Rossi, è affettuoso: «Sono stato assunto in Lapam proprio da Fontanazzi, e ho avuto modo di conoscerlo e di apprezzarne le doti di equilibrio e saggezza. Negli anni più volte abbiamo avuto modo di confrontarci e anche pochi anni fa, per il 60esimo dell’associazione, ci siamo risentiti. La sua scomparsa ci lascia un po’ più soli».

I funerali di Fontanazzi, che lascia la moglie Marta, la figlia Francesca e il nipote Andrea, si svolgeranno lunedì 11 dicembre alle ore 14,30 presso la Pieve di Monteobizzo di Pavullo.

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