Una spesa corrente per il 2024 di oltre 260 milioni di euro e investimenti per 124 milioni nel triennio, con un 2024 che vale da solo, considerando anche le risorse del Pnrr, circa 90 milioni. Sono le cifre principali del Bilancio di previsione 2024-2026 del Comune di Modena che giovedì 21 dicembre il Consiglio comunale è chiamato ad approvare. La seduta inizia alla 14.30 direttamente con l’appello.

I lavori dell’Assemblea sono convocati nell’aula consiliare e sono trasmessi in diretta streaming sul sito del Comune di Modena (www.comune.modena.it/il-governo-della-citta).

Nell’ultima seduta del Consiglio comunale sono state approvate diverse delibere che fanno parte della manovra finanziaria e tra queste, con l’aggiornamento del Dup, il Documento unico di programmazione, anche il regolamento di determinazione delle aliquote Irpef. Già approvate anche le delibere per l’applicazione del Canone unico patrimoniale, la definizione delle tariffe dei servizi a domanda individuale resi dal Comune e le aree incluse nel Peep e nel Pip da cedere in proprietà o in diritto di superficie, così come l’applicazione della nuova imposta municipale.

Oltre agli emendamenti al Bilancio proposti da alcuni gruppi, il Consiglio discuterà anche nove mozioni su diversi temi legati alla manovra finanziaria. Alberto Bosi (Alternativa popolare) propone l’introduzione del “fattore famiglia” a integrazione dell’Isee. Il capogruppo del Movimento 5 stelle Andrea Giordani interviene sulla “rigenerazione del quartiere Madonnina”. Sempre per il Movimento 5 stelle Barbara Moretti suggerisce “misure per garantire maggiore sicurezza per il quartiere Sacca”, mentre Giovanni Silingardi propone la sperimentazione del bilancio partecipativo. Il capogruppo di Lega Modena Giovanni Bertoldi propone “misure a sostegno delle politiche per le sicurezze”. Paola Aime (Europa Verde-Verdi) è la prima firmataria di un documento, sottoscritto anche dagli altri gruppi di maggioranza, che chiede di destinare ricorse economiche per realizzare il progetto Modena 30 chilometri orari, previsto dal Pums, individuando e intervenendo sulle zone a maggiore criticità.

Il capogruppo del Pd Antonio Carpentieri è primo firmatario di due mozioni con la richiesta, insieme agli altri gruppi di maggioranza, di “salvaguardare i progetti del Comune dalla rimodulazione e definanziamento voluto dal Governo Meloni” e di modificare la legge nazionale di Bilancio (“Valore, equità e investimenti per la città: il Governo ascolti gli enti locali e cambi la legge di bilancio nell’interesse dei cittadini, del mondo economico e delle reti sociali”).

Un altro ordine del giorno, sottoscritto da Pd, Europa Verde-Verdi e Modena civica, indica le “sicurezze urbane come priorità dell’amministrazione del Bilancio comunale, per sostenere la coesione sociale”.

Approfondimenti online: www.comune.modena.it/amministrazione/organi-di-governo/consiglio-comunale.

È prevista una sospensione della seduta alle 17 per consentire l’audizione da parte delle commissioni consiliari dei due i candidati alla nomina di un componente del Consiglio di amministrazione della Fondazione Pia Casa Sant’Anna e Santa Luigia.

GLI EMENDAMENTI ALLA MANOVRA

Oltre a tre interventi tecnici, sono sei quelli proposti dai gruppi consiliari per modificare in aula la proposta del preventivo 2024-2026

Sono sei gli emendamenti al Bilancio, cinque in parte corrente e uno in conto capitale, presentati dai gruppi consiliari in discussione nella seduta di giovedì 21 marzo del Consiglio comunale di Modena e a questi si aggiungono tre emendamenti tecnici proposti dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli.

I quattro gruppi di maggioranza (Pd, Sinistra per Modena, Modena civica, Europa verde – Verdi) propongono di aumentare di 100 mila euro le risorse a sostegno degli affitti per contrastare il disagio abitativo, visto che il Governo non ha rifinanziato il Fondo sociale affitti e il Fondo morosità incolpevole per il 2024, come già aveva fatto per quest’anno. Le risorse verrebbero ricavate da una riduzione di altri contributi assistenziali.

Alberto Bosi (Alternativa popolare) propone la creazione di un fondo da 30 mila euro per sostenere economicamente il diritto allo studio degli studenti universitari più poveri della città, togliendo le risorse dalle spese degli organi istituzionali.

Un fondo di 40 mila euro a sostegno del commercio, in una fase congiunturale difficile, è invece la proposta dei gruppi Pd e Modena civica. Per i promotori, che ricaverebbero le risorse da riduzioni di 10 mila euro da quattro attività istituzionali, ci sarebbero benefici per gli esercenti e per la vivibilità e la sicurezza della città.

Sempre Pd e Modena civica, inoltre, propongono con un altro emendamento, a firma dei due capigruppo e del consigliere Stefano Manicardi, di vincolare una quota di 15 mila euro dei contributi alle associazioni di quartiere al finanziamento della programmazione estiva di iniziative organizzate con collaborazioni tra diversi soggetti sull’esempio di quanto promosso negli scorsi dal Quartiere 4 con “Frazioni al centro”.

Sono due gli emendamenti del gruppo del Movimento 5 stelle, uno dei quali in conto capitale, proponendo di eliminare la previsione di 200 mila euro per realizzare un parcheggio nell’area delle vie Mascagni e San Giovanni Bosco, investendo la stessa cifra per la realizzazione di zone quiete nei pressi delle scuole. Il parcheggio – spiegano nella proposta – non risolverebbe la situazione viaria della zona musicisti, dove servirebbe invece una ztl per le aree più trafficate, e nello spazio individuato per il parcheggio sarebbe più opportuno un bosco urbano.

L’altro emendamento riprende quello già respinto dal Consiglio comunale in occasione dell’aggiornamento al Dup e propone di avvalersi della possibilità di mantenere i quattro scaglioni Irpef per l’applicazione dell’addizionale comunale, così da evitare una riduzione del gettito (prevista con la rimodulazione a tre scaglioni decisa dal Governo, con accorpamento dei primi due, fino a 28 mila euro) e utilizzare il milione e 324 mila stimato a sostegno delle famiglie in condizione di disagio abitativo. L’emendamento chiede di rinviare la decisione sull’Irpef ad aprile.

Nei tre emendamenti del sindaco si prevedono la ricomposizione fondiaria del comparto di Abitare sociale, già approvata come emendamento al Dup, e adeguamenti dei documenti di bilancio sulla base di provvedimenti assunti nell’esercizio 2023, ma dopo la definizione dello schema di bilancio 2024-2026. In parte corrente si tratta di nuove entrate per complessivi 241 mila euro dovute a finanziamenti della Fondazione di Modena (80 mila per il progetto Sport4Young 3.0 e 49 mila per Hub in Polis), dai proventi delle nuove licenze per taxi (previsti 110 mila euro da utilizzare per iniziative a favore del turismo) e da Arpae (2 mila euro per attività di contrasto alla diffusione della zanzara tigre).

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