«Alcune luci e tante ombre». Questo il giudizio del partito democratico sull’ultimo bilancio di legislatura della Giunta Menani. «Molte promesse sono state disattese», dicono Maria Savigni, Serena Lenzotti e Matteo Mesini, che insistono soprattutto sulla «scarsa visione di città che ha questa giunta, la cui eredità ci chiediamo quale possa essere».
Sassuolo, aggiunge il partito democratico, non è una città a misura di famiglia, non è attrattiva per i giovani: nel mirino del partito democratico finiscono un aumento generalizzato delle tariffe dei servizi scolastici e poca attenzione nei confronti dei giovani che si combinano con le aliquote delle tasse che restano al massimo.
«Restano, di quanto promesso, parole e vane promesse», evidenzia il partito democratico, sottolineando anche come, al di là dei tanti cantieri avviati grazie ai fondi del PNRR, «manca un progetto di città». Sia dal punto di vista dell’abbellimento del centro storico e della sua fruibilità che da quello di un piano sosta e di un PUG ancora al palo. Poi la nuova Casa Serena, lo scarso sostegno agli operatori economici, l’impatto, mai assorbito da una città sempre più sporca, del porta a porta sul decoro cittadino: molto finisce sotto la lente di ingrandimento del pd, che non manca di sottolineare le divisioni all’interno della maggioranza che si traducono «in un’azione politica debole, che vede l’Amministrazione troppo spesso immobile e inerte».
A seguire la nota diffusa dal PD cittadino dopo l’incontro con la Stampa
Sassuolo non è una città a misura di famiglie, attrattiva per le giovani generazioni. Il dato emerge con chiarezza sia dai dati anagrafici, saldo naturale è -136 , sia dalle politiche di sostegno alle famiglie. C’è stato un aumento generalizzato delle tariffe dei servizi scolastici, nonostante disservizi come accaduto con l’erogazione dei pasti mensa. In un situazione difficile come quella di adesso, e con un bilancio positivo e non emergenziale come abbiamo conosciuto in certi anni, ci vorrebbe più coraggio; ad esempio puntare sulla totale gratuità dei nidi, come fanno in alcuni comuni. Per garantire l’accesso a tutti, promuovere l’educazione infantile e aiutare le giovani coppie nel quotidiano con servizi a misura dei bisogni di oggi.
Ci sembra che le famiglie, nonostante i proclami, non siano una priorità per questa giunta.
Poco si fa per i giovani, soprattutto quelli delle fasce sociali più deboli; dopo il covid i centri di aggregazione sono molto in crisi, le stesse parrocchie fanno fatica a intercettarli; molti ragazzi , soprattutto nella prima adolescenza, si perdono in giro, senza progetti e senza interlocutori, ma anche questa emergenza non trova un ascolto particolare da parte dell’amministrazione.
Sul punto tasse, le aliquote restano al massimo. Non si sono fatte riduzioni sulle tasse, come promesso a inizio mandato; restano soltanto le parole e le vane promesse.
Ma come vengono spesi i soldi dei cittadini?
Manca un progetto di città: lo abbiamo più volte denunciato; sono partiti diversi cantieri, è vero, grazie ai fondi PNRR; importanti sono soprattutto i lavori sull’edilizia scolastica; ma cambieranno il volto di Sassuolo?
Manca un progetto di città ad esempio sul tema viabilità e mobilità sostenibile. Zero investimenti per piste ciclabili e aree pedonali. La sicurezza per chi si sposta a piedi o in bici è lasciata al buon senso dei cittadini. I tanti progetti elaborati dal Piano Urbano della Mobilità Sostenibile e dal Biciplan restano nei cassetti e non sono finanziati. Per questo abbiamo proposto l’adozione di Zone 30 nei luogi più frequentati, quali scuole e centro storico, senza successo.
Noi abbiamo creduto che Sassuolo potesse avere un profilo diverso, diventare più bella e accessibile: dalla valorizzazione del centro storico, alla riqualificazione di Piazza Grande dove ancora è mancato il coraggio di renderla pedonale, viva e accessibile – ad oggi restano solo macchine parcheggiate in doppia file e lampioni divelti.
Non vediamo inoltre un reale sostegno agli operatori economici: in centro sono sempre più numerosi i negozi vuoti; la crisi del commercio è sicuramente un problema che una singola amministrazione non può risolvere, ma chiediamo se c’è qualche proposta per sostenere realmente gli esercenti, che non sempre si sentono ascoltati.
In tema di lavori pubblici, ci chiediamo quando mai verrà alla luce la nuova Casa Serena; dopo aver affossato il precedente progetto, ne è stato elaborato uno completamente diverso, ma così poco sostenibile che il bando per la sua costruzione, l’estate scorsa, è andato deserto…e intanto i mesi passano. L’Amministrazione, che prometteva l’inaugurazione della nuova struttura entro il 2022, dovrà rinunciare a questo, che era uno degli obiettivi più importanti del suo mandato.
Infine, la città è più sporca, come viene sottolineato anche da alcune voci della maggioranza: si vede bene che questa amministrazione ha lasciato solo l’assessore Liberi nella gestione di quell’affare complicato che è la raccolta differenziata. Il tema dei rifiuti e del loro riciclo è un’emergenza epocale, dalla quale non ci si può sentire esentati. Un problema che il sindaco però non vuole toccare, e da cui si è apertamente dissociato, venendo meno però ai suoi doveri di governare i processi. Facciamo solo l’esempio di Formigine: qui l’Amministrazione gestisce i problemi; ci ha messo la faccia; sono stai fatti circa 50 incontri da prima che partisse la raccolta. Solo nell’ultimo anno ne sono stati fatti 18 nei consigli di frazione, 6 nei parchi, con la giunta al completo, in aggiunta agli incontri specifici fatti da Hera , con la presenza degli operatori della cooperativa Lumaca. La gente ha visto che l’Amministrazione ci credeva per prima, cosa che a Sassuolo non si è visto. Se la stessa Amministrazione non si sente ingaggiata, e tuttavia non ha ridotto la tariffa, si possono chiedere degli sforzi ai cittadini?
Alla fine del mandato, ci chiediamo quale eredità lascerà questo sindaco; pur con i tanti finanziamenti arrivati dal generoso PNRR, quali bisogni urgenti dei sassolesi avranno trovato risposta?