I Carabinieri della Stazione Bologna San Ruffillo hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misura cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna, nei confronti di un 31enne italiano, sottoposto al divieto di avvicinamento alla persona offesa. La misura cautelare è stata richiesta dalla Procura della Repubblica di Bologna che ha coordinato le indagini dei Carabinieri nell’ambito di una vicenda per maltrattamenti in famiglia ed estorsione di cui il 31enne si sarebbe reso responsabile nei confronti dei genitori, una coppia di italiani che lo avevano denunciato ad ottobre.

I due genitori, stremati e disperati dalla situazione che stavano vivendo, si erano rivolti ai Carabinieri perché temevano per la propria vita, minacciata dall’atteggiamento prepotente del figlio che vivendo con loro ed essendo disoccupato, gli chiedeva continuamente soldi per acquistare eroina e cocaina, in quanto dipendente dalla droga da una decina di anni. Le richieste di denaro che il figlio rivolgeva ai genitori erano aumentate di recente, al punto da trasformarsi in vere e proprie estorsioni, con tanto di urla, percosse, lancio di oggetti e minacce di morte finalizzate ad ottenere la somma richiesta, dai 40 ai 100 euro. Rintracciato dai Carabinieri, il 31enne è stato sottoposto alla misura cautelare, con una serie di prescrizioni per tutelare i genitori, tra cui il mantenimento di una distanza di almeno 500 metri e il divieto di comunicarvi con qualunque mezzo.

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