“Il Piano urbano della mobilità sostenibile individua due nuovi percorsi ciclopedonali per la frazione di San Damaso: il collegamento con Modena centro lungo via Vignolese e il collegamento con la ciclabile su via Emilia est con il percorso lungo il torrente Tiepido tra strada Curtatona e strada Collegara”.

Lo ha detto l’assessora alla Mobilità sostenibile Alessandra Filippi nella seduta del Consiglio comunale di lunedì 8 gennaio rispondendo all’interrogazione di Sinistra per Modena illustrata dalla capogruppo Camilla Scarpa sulla sicurezza stradale in strada Scartazza e sulla possibilità di una pista ciclabile. Riportando le segnalazioni dei residenti di un frequente mancato rispetto dei limiti di velocità su strada Scartazza, la consigliera ha chiesto quali azioni l’Amministrazione intende portare avanti per far rispettare il limite di velocità e se sia stata valutata la possibilità di abbassarlo e di installare un dispositivo di controllo o rallentatori del traffico. Scarpa ha inoltre domandato con quale frequenza siano stati effettuati nell’ultimo anno controlli da parte della Polizia Locale e con che esiti, e se è prevista e con quali tempi la realizzazione di una pista ciclabile lungo la via a collegamento di via Emilia est con San Damaso, fino al percorso ciclopedonale del Tiepido.
Ricordando la petizione presentata da circa 400 residenti della frazione per la realizzazione di una ciclabile su via Scartazza, l’assessora ha precisato che, “dall’analisi fatta, sulla base degli espropri necessari, della morfologia del terreno, che richiederebbe lo spostamento o tombamento del canale adiacente, e della scarsa presenza di residenti sulla stessa via, all’interno del Pums è stata ritenuta più idonea la scelta di valutare i collegamenti cicloviari di San Damaso lungo le due direttrici della Vignolese e del percorso del Tiepido. Verrà comunque valutata – ha aggiunto – anche la possibilità di inserire una infrastruttura ciclabile su strada Scartazza in caso di trasformazioni nella zona attuate da privati nell’ambito di interventi di riassetto edilizio o dall’Amministrazione nell’ambito di nuovi lavori pubblici”.
L’assessora ha poi comunicato che ““con fondi ministeriali sono stati finanziati i progetti di fattibilità tecnica ed economica di alcune ciclabili previste nel Pums, tra cui, appunto, quella lungo via Vignolese, pensata sul lato sud della carreggiata stradale con innesto nel centro abitato di Modena nella zona di via del Diamante, dove è presente un sottopasso ciclopedonale della tangenziale. Da qui sarà possibile raggiungere la zona universitaria e ospedaliera, per la quale è da poco stata aggiudicata la gara dei lavori, che prenderanno avvio a breve, per la riconnessione funzionale del polo di via Gottardi, andando a completare l’intero collegamento ciclopedonale tra la frazione e il centro cittadino. L’altro collegamento previsto – ha spiegato ancora Filippi – è quello che prevede la realizzazione di un percorso naturale ciclabile lungo il torrente Tiepido con l’arrivo su via Emilia est all’altezza della Fossalta, dove dalla ciclabile recentemente completata sarà possibile raggiungere il centro storico. Le tempistiche per la realizzazione dei due collegamenti sono legate alle opportunità economiche che si potranno presentare mediante bandi ministeriali o regionali”.
L’assessora ha poi precisato che strada Scartazza per un tratto è classificata come strada extraurbana, ma da via Collegara a stradello Bernarda, già dal 2018, l’Amministrazione ha ridotto il limite massimo di velocità da 90 a 50 chilometri orari, vista la presenza della scuola dell’infanzia Mamitù e dell’istituto Suore Clarisse del santissimo Sacramento. Qui sono stati inoltre realizzati due attraversamenti pedonali dotati di dispositivi lampeggianti a led e segnali verticali di pericolo ‘bambini’ con pannello distanziometrico. A completamento dell’intervento è stato recentemente installato un ulteriore lampeggiante in corrispondenza dell’attraversamento pedonale esistente che ne era sprovvisto e sono stati realizzati una serie di rallentatori ottici provenendo da strada Collegara, e due serie di rallentatori di velocità (uno ottico e uno acustico) per chi proviene da via Emilia est. Rallentatori ad effetto ottico sono stati tracciati anche all’incrocio con via Aguzzoli. Nel tratto extraurbano successivo di via Scartazza, tra stradello Bernarda e il civico 39 – ha proseguito – è previsto un ulteriore provvedimento di riduzione del limite di velocità da 90 a 70 chilometri orari, a favore della sicurezza stradale. Dal civico 39 a via Emilia est, infine, strada Scartazza è qualificata come tratto urbano e il limite massimo di velocità è fissato in 50 chilometri all’ora.
“E’ stata verificata – ha aggiunto Filippi – la possibilità dal punto di vista normativo di collocare dossi artificiali per rallentare la velocità ma, per la tipologia di strada, non è possibile procedere all’installazione di questi dispositivi, che sono consentiti solo su strade residenziali, in parchi pubblici e privati, nei residence e simili. È stato però richiesto alla Polizia locale di implementare ulteriormente i controlli già in corso al fine di scoraggiare comportamenti impropri da parte degli utenti della strada”.
I servizi realizzati, in particolare, dal mese di gennaio 2022 al 21 novembre 2023 sono stati sei, con postazione di controllo per il rilevamento della velocità, e sono state accertate 36 violazioni amministrative per il superamento del limite previsto nel tratto oggetto di monitoraggio, pari a 50 km/h. La velocità media delle violazioni contestate corrisponde a circa 70km/h.
In replica, la consigliera Scarpa ha sottolineato che sul tema della mobilità dolce “c’è grande attenzione da parte dei residenti, come dimostrano le petizioni. Quindi bene la progressione dei progetti già previsti dal Pums per il collegamento della frazione con la città, visto che è molto popolosa. Chiediamo che si facciano poi ulteriori verifiche per capire se si può realizzare una ciclabile anche su strada Scartazza”.

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