Con il PUG realizziamo uno dei principali punti del programma elettorale che ci ha portato alla guida di questa amministrazione e su cui abbiamo lavorato dal 2019, per tutto il mandato con convinzione e dedizione.

Così ha rivendicato, con passione ed orgoglio, l’adozione del nuovo Piano Urbanistico Generale di Nonantola durante il Consiglio Comunale la Sindaca Federica Nannetti. Dopo una seduta di quasi 5 ore con il voto favorevole e compatto del Partito Democratico e di Una Mano per Nonantola (astenuti il Movimento 5 stelle, Nonantola Progetto 2030, Nonantola Libera e contrari solo i due consiglieri di Forza Italia) lunedì 15 gennaio 2024 il PUG è divenuto operativo.

Abbiamo cercato – continua Nannetti – di costruire uno strumento di pianificazione capace di leggere le esigenze dell’oggi, immaginando le loro possibili evoluzioni nel medio e nel lungo periodo con una visione strategica, avendo ben presente da dove veniamo e quanto siano evidenti le emergenze attuali (climatiche ed ambientali in primis, ma anche sociali). È compito di una amministrazione seria e responsabile garantire a tutti i cittadini di domani di poter vivere in un luogo accogliente e confortevole, senza però bloccarne una naturale e sensata crescita in termini di sviluppo e progresso. Questo è il significato che noi diamo alle parole ‘sviluppo sostenibile’. 

Un piano di qualità come riconosciuto anche dalla Regione, perché, si legge nel documento conclusivo della consultazione preliminare, affronta con coraggio le principali criticità del territorio: la carenza di alloggi pubblici, il rischio idraulico, le isole di calore e gli effetti sempre più evidenti del cambiamento climatico sulla vita delle persone, la mobilità dalle frazioni al capoluogo e verso i comuni limitrofi, lo sviluppo della città pubblica e dei suoi servizi.

Da oggi – chiude la Sindaca inizia a delinearsi la Nonantola che si svilupperà progressivamente nei prossimi venti o trenta anni. Non dobbiamo fare l’errore di leggere il PUG con le vecchie categorie e convinzioni che ci hanno accompagnato fino ad oggi: prima ancora di essere uno strumento tecnico, questo PUG rappresenta un vero e proprio cambiamento culturale che mette al centro del progetto la nostra comunità e i suoi abitanti, collegando lo sviluppo alle persone, ai loro bisogni, alla qualità del vivere e dello stare insieme. È un PUG fatto di relazioni, è un PUG che mette sempre al centro la relazione, tanto quella tecnica tra i temi e i piani quanto quella fisica tra le persone e i luoghi in cui vivono. 

 

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