La Chirurgia Generale, d’Urgenza e Nuove Tecnologie dell’Ospedale Civile di Baggiovara, diretta dalla dott.ssa Micaela Piccoli, ha organizzato un workshop internazionale sulla chirurgia mininvasiva della parete addominale al quale hanno partecipato 17 chirurghi provenienti da 6 Paesi (Italia, Regno Unito, Spagna, Grecia, Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita).

Il workshop si è svolto nei giorni scorsi e ha visto al centro la chirurgia mininvasiva avanzata della parete addominale con interventi in laparoscopia e robotica eseguiti dall’equipe dell’Ospedale Civile di Baggiovara e trasmessi in diretta nella sala conferenze dell’hotel RMH. Il workshop, che si è tenuto in lingua inglese, ha avuto un’impronta pratica e ha visto una partecipazione entusiasta e attiva dei chirurghi presenti. L’iniziativa è la prima di una serie di eventi formativi internazionali che hanno lo scopo di mettere a disposizione della comunità scientifica le competenze di chirurgia mini-invasiva della scuola modenese.

Alla live surgery si sono aggiunti approfondimenti teorici e pratici sull’applicazione di nuove tecniche chirurgiche per il trattamento della patologia della parete addominale. Le ernie della parete addominale, seppur considerate una patologia benigna, hanno un grosso impatto sulla qualità della vita dei pazienti e un trattamento adeguato e costruito “su misura” del paziente è alla base del successo di questa chirurgia.

La Chirurgia di Baggiovara è sede di una scuola nazionale di chirurgia mininvasiva della parete addominale da più di 20 anni i cui corsi, negli ultimi due anni, sono stati organizzati in collaborazione con la Società Italiana di Chirurgia (SIC) e la Italian Society of Hernia and Abdominal Wall Surgery (ISHAWS). Baggiovara è anche centro di riferimento in Italia per l’ernia della parete addominale.

“Questi eventi sono l’occasione per scambi culturali davvero appaganti – ha commentato la dottoressa Micaela Piccoli – in cui condivisione di conoscenze scientifiche aiuta a superare le barriere tra culture diverse. Sono l’occasione per creare contatti e collaborazioni fra chirurghi di diverse nazionalità in un momento in cui la collaborazione internazionale e il confronto fra culture diverse appaiono di vitale importanza”.

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