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Si trovava all’interno di un bar, quando a seguito di una lite scaturita per futili motivi, dopo aver scagliato contro il muro una sedia del locale se l’è presa con il barista uscito dal bancone per cercare di contenerne la furia. Ne scaturiva una colluttazione a seguito del quale anche il figlio del barista interveniva per contenere l’aggressività del giovane che a fatica veniva bloccato, anche grazie all’intervento di un altro cliente. Il presunto aggressore quindi si allontanava, mentre barista e figlio, ricorsi alle cure mediche, riportavano una prognosi di 2 e 5 giorni per le policontusioni riportate.

Con l’accusa di lesioni personali i carabinieri della stazione di Casalgrande hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale del capoluogo reggiano, un 20enne residente nel comprensorio ceramico.

I fatti, che risalgono a gennaio, avrebbero visto l’odierno indagato presentarsi all’interno del bar richiedendo un farmaco, che ovviamente l’esercizio commerciale non vendeva. All’invito di recarsi nella vicina farmacia il giovane, probabilmente complice anche l’uso smodato di bevande alcoliche, andava letteralmente in escandescenza scagliando una sedia del bar contro il muro del locale. A questo punto il barista, per cercare di contenere la sfuriata del giovane, usciva dal bancone con l’intento di invitarlo ad uscire ma veniva aggredito. Il figlio dell’esercente interveniva per bloccare il giovane, riuscendovi grazie anche all’intervento di altro cliente. E mentre l’autore dell’aggressione si allontanava, padre e figlio si recavano in ospedale dove venivano dimessi, dopo le cure del caso, con una prognosi rispettivamente, il padre di 2 giorni e il figlio di 5 giorni. Quindi la denuncia ai carabinieri della stazione di Casalgrande che al riguardo avviavano le indagini, interrogando anche alcuni testimoni presenti al momento dei fatti.

Le indagini svolte dai militari permettevano di ricostruire i fatti, risalire all’aggressore e acquisire elementi di presunta responsabilità in ordine ai reati contestati circostanza per cui il ragazzo veniva denunciato alla Procura reggiana. Il procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.

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