E’ in costante crescita la raccolta differenziata nel comune di Modena, che nel mese di gennaio ha raggiunto il 78%. E’ il risultato del grande sforzo messo in campo dal Gruppo Hera, in collaborazione con l’amministrazione comunale, e dai cittadini coinvolti nella riorganizzazione dei servizi ambientali partita nell’ottobre 2022. In poco più di un anno la nuova modalità di conferimento dei rifiuti, necessaria per adeguarsi agli standard di sostenibilità richiesti a livello europeo, ha riguardato oltre 100.000 utenze. L’impegno collettivo  ha permesso di accrescere in breve tempo la quota di rifiuti da avviare al riciclo del 18% (nel gennaio 2023 era ferma al 60%) sfiorando l’obiettivo posto dalla Regione Emilia Romagna che, per le città capoluogo, prevede di raggiungere il 79% di raccolta differenziata entro il 2027.

Il lusinghiero risultato in termini quantitativi comprende tutte le frazioni di rifiuto (carta, plastica, vetro e organico), ma anche la qualità della differenziata è notevolmente migliorata rispetto agli anni passati: i rifiuti non conformi o estranei, erroneamente inseriti nella raccolta differenziata di carta e plastica dai cittadini, si attestano oggi sul 15-20% per quanto riguarda la plastica e sul 4-6% per quanto riguarda la carta. Conseguentemente si registra un notevole calo della frazione indifferenziata, che è diminuita del 35%. A questo proposito, anche il monte rifiuti, cioè la totalità dei rifiuti complessivamente raccolti sul territorio, è calato in modo evidente: i flussi di rifiuti gestiti nel 2023 sono scesi del 9% rispetto al 2021, per un totale di circa 10.000 tonnellate che equivalgono al contenuto di circa 50.000 cassonetti. Questo decremento è dovuto, in larga parte, anche a una forte riduzione del fenomeno di migrazione dei rifiuti dai comuni limitrofi verso Modena.

Centri di raccolta, aumenta il conferimento di ingombranti e rifiuti elettronici

Raddoppia inoltre il flusso di rifiuti intercettati tramite i Centri di raccolta (Cdr) del Gruppo Hera presenti ormai da anni nel comune di Modena. Attraverso i quattro impianti, infatti, sono stati raccolti circa il 15% dei rifiuti prodotti dai modenesi, il doppio rispetto all’anno precedente, quando il materiale conferito nei Cdr si attestava sul 7,5%.

Questo materiale in più, intercettato dai Cdr, dimostra come la maggior parte dei cittadini stia utilizzando correttamente il servizio, che si integra con il nuovo sistema di raccolta differenziata porta a porta: prima, infatti, questi rifiuti finivano nell’indifferenziata e ora, invece, possono essere recuperati. In particolare, il conferimento di rifiuti in legno e ingombranti è aumentato del 5%, così come quello di apparecchiature elettriche ed elettroniche, i cosiddetti RAEE (+7%). Smaltire correttamente questo materiale è fondamentale anche nell’ottica dell’economia circolare: dai mobili scartati, ad esempio, si può ricavare legno da riutilizzare per dare vita ad altri oggetti, mentre dalle piccole apparecchiature elettroniche (telefoni cellulari, componenti di computer, ecc.) e dai grandi elettrodomestici non funzionanti possono essere ricavati metalli e altri preziosi materiali da riutilizzare che, altrimenti, andrebbero persi

Continua l’impegno per il decoro: dalla raccolta notturna ai contenitori smarty per carta e plastica

Da quando sono stati introdotti i nuovi servizi ambientali gestore e amministrazione comunale, grazie al continuo confronto, hanno messo in atto una serie di interventi migliorativi per accompagnare la città all’importante cambiamento, che nel giro di pochi mesi ha coinvolto migliaia di cittadini. Tra questi, l’introduzione della raccolta porta a porta notturna, partita il 4 dicembre scorso, che ha contribuito a migliorare il decoro della città: a tal proposito continua l’attività di sensibilizzazione dei cittadini da parte dei tutor, anche sugli orari di esposizione dei sacchi, che devono essere posizionati nei pressi del proprio civico dalle 19 alle 23. Positiva, ad esempio, anche l’esperienza dei nuovi cassonetti informatizzati per conferire carta e plastica in caso di necessità non compatibili con il porta a porta e posizionati, in accordo con il comune, in alcune zone strategiche della città, così come quella delle aree self, sempre per conferire carta e plastica, allestite nei pressi dei quattro centri di raccolta.

Prosegue il contrasto all’elusione della Tari

Proprio per preservare il decoro, si ricorda che i servizi ambientali possono essere utilizzati correttamente solo dai cittadini in possesso del kit per la raccolta differenziata, che contiene i sacchi gialli e azzurri per il ritiro porta a porta di plastica e carta, la pattumella areata per l’organico e la carta Smeraldo, la tessera che permette di aprire i cassonetti informatizzati e conferire così i rifiuti indifferenziati. Solo chi possiede un regolare contratto Tari può richiedere la dotazione. Grazie all’impegno messo in campo dall’amministrazione comunale e dal Gruppo Hera, nell’ultimo anno sono aumentate le utenze Tari, cioè i cittadini che pagano la tariffa sui rifiuti (oltre 4.000 mila i nuovi contratti stipulati), anche se rimane una sacca di evasori, cioè persone che non hanno gli strumenti per usare correttamente i servizi.  E’ questa la principale causa degli abbandoni di sacchi fuori dai cassonetti, fenomeno ancora presente, seppur in netto calo, in alcune zone della città: si invitano quindi  tutti coloro che non l’avessero ancora fatto a regolarizzare la propria posizione e a ritirare il kit rivolgendosi alle Case Smeraldo allestite presso la sede del Gruppo Hera in via Razzaboni 80 (dal lunedì al sabato dalle ore 8 alle 18) e presso il mercato Albinelli (dal lunedì al sabato dalle ore 9 alle 13.30). Si ricorda inoltre che è attivo il servizio gratuito di ritiro a domicilio degli ingombranti, prenotabile chiamando il numero verde 800 999 500 tramite l’App Il Rifiutologo.

Il Gruppo Hera in prima linea per l’economia circolare

Ridurre la quantità di rifiuti e separarli correttamente è un atto di responsabilità a cui tutti siamo chiamati per salvaguardare il pianeta: da sempre il Gruppo Hera, con i suoi impianti di selezione e recupero, uno dei quali presente anche a Modena, è parte integrante della filiera per la valorizzazione dei rifiuti domestici, che con il riciclo possono trovare una nuova vita evitando, ad esempio, l’utilizzo di fonti fossili per ottenere materiale ‘vergine’.

Nell’ottica dell’economia circolare, inoltre, proprio in provincia di Modena, il rifiuto organico (la cui raccolta in città è più che raddoppiata nell’ultimo anno) diventa carburante green e compost grazie all’impianto per la produzione di biometano realizzato dalla multiutility, in collaborazione con il Gruppo Cremonini, a Spilamberto. Innumerevoli, infine, le iniziative orientate al riuso, in collaborazione con le associazioni del territorio, che contribuiscono a prevenire la produzione dei rifiuti, valorizzando materiale di scarto. Si tratta di esempi concreti che dimostrano come separare correttamente i rifiuti sia un’azione che, già oggi, ha ripercussioni positive sulla qualità della vita di tutti.

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