“Una mano riempie l’altra”. A pochi giorni dalla festa della donna, una serata che è nata sulla scia dell’8 marzo per rivendicare il ruolo della donna nella società e l’importanza di tutelarla, in primis dalla violenza. Parole, idee, musica ed emozioni in una serata, ad ingresso gratuito, organizzata dall’Associazione per la RSI in collaborazione con MondoDonna Onlus e che ha ruotato interamente attorno all’universo femminile. Un evento che si è tenuto in un luogo non casuale: il Room & Breakfast “LEI”, a Fogliano di Maranello, dove LEI è acronimo di Legalità, Emancipazione ed Indipendenza. L’incontro è stato anche l’occasione per presentare il Progetto LEI: realizzato in un bene confiscato alla mafia, il room and breakfast “delle donne coraggiose” è affidato a MondoDonna Onlus ed è gestito da uno staff tutto al femminile. Qui gli spazi sono dedicati a tutte le donne che, in Italia e nel mondo, hanno avuto il coraggio di sfidare le ingiustizie, la violenza e le convenzioni sociali.

“Il tasso di occupazione femminile in Italia è al 55%, il più basso dell’UE la cui media è del 69,3% – ha detto la presidente dell’Associazione per la RSI, Elena Salda – Guardando ai redditi annuali, i dati INPS sui lavoratori dipendenti del settore privato mostrano che in Italia il reddito medio annuale lordo delle donne è di 18.305 euro, contro i 26.227 degli uomini: sono quasi 8 mila euro in meno, il 30%. Lo stesso avviene nel settore pubblico: in media le donne guadagnano 30.262 euro lordi all’anno, il 25% in meno dei colleghi uomini, che ne guadagnano 40.157. Le ragioni di questo divario sono molteplici e connesse tra loro: la prima è la cosiddetta “segregazione orizzontale”, per cui le donne scelgono soprattutto settori lavorativi in cui gli stipendi sono di per sé più bassi, a prescindere dal genere; la seconda è la “segregazione verticale”, che definisce le minori opportunità di carriera per le donne rispetto agli uomini e la difficoltà per loro di ottenere promozioni e posizioni più alte; la terza riguarda il fatto che tra congedi parentali, maternità, aspettative, part-time e contratti a tempo determinato le donne lavorano ogni anno meno ore dei colleghi maschi, dunque vengono pagate di meno in assoluto; una quarta costituita anche dalla scelta arbitraria dei datori di lavoro di pagare meno le donne degli uomini. In un contesto di questo tipo si inserisce l’iniziativa promossa dalla Associazione per la RSI, in collaborazione con Monda Donna Onlus, con l’obiettivo di accendere l’attenzione delle istituzioni, dei cittadini e del mondo imprenditoriale, su un progetto come quello di LEI, Rooms&Breakfast, che valorizza capacità, creatività, forza e coraggio di donne speciali.”

“L’incontro di questa sera è stato particolarmente importante, perché sottolinea la collaborazione fra i settori del privato produttivo e del privato sociale nel contrasto alla violenza di genere e al supporto alle donne che, con coraggio, hanno lottato e lottano per la propria indipendenza – ha aggiunto Loretta Michelini, Presidente dell’Associazione MondoDonna Onlus – Non a caso la RSI, che ringrazio di cuore, ha scelto di sostenere il nostro progetto L.E.I rooms, un progetto che fa rinascere un bene confiscato alla mafia e lo dedica all’inserimento   lavorativo di donne svantaggiate. Donne che possono, appunto, partire da condizioni di svantaggio, ma che nella gestione di questo spazio dimostrano tutta la loro forza e la capacità di riscoprire e riutilizzare le proprie risorse personali per ricominciare a vivere. Le donne che gestiscono il rooms & breakfast sono donne coraggiose come quelle a cui sono dedicate le nostre camere: Franca Viola, Malala Yousafzai, Angela Davis, Margherita Hack, donne che in ambiti ed in territori diversi hanno contribuito a rendere migliore la vita di tutte le donne del mondo”.

Alla serata hanno partecipato anche Mariaelena Mililli, vicesindaca di Maranello ed ha portato la sua testimonianza Keh Guelassay Esther, collaboratrice dell’R&B “LEI Rooms” e vittima di violenza.Irina Biafiore, Presidente MondoDonna Onlus Cooperativa, ha intervistato Stefania Prandi, giornalista, scrittrice e fotografa freelance che si occupa di diritti umani, sfruttamento sul lavoro, violenza di genere, questioni sociali, ambiente e cultura e che ha raccontato la sua esperienza. Lo sfruttamento del lavoro femminile nell’area del mediterraneo è al centro della sua mostra fotografica “Oro Rosso” allestita presso la Biblioteca del Comune di Maranello. L’appuntamento si è poi concluso in musica, con l’accompagnamento delle “Women for Woman”. Il gruppo, composto da Luana Camatti, Alessia Giorgini, Alice Agnani, Daniela Mucci e Mariangela Diana, hanno portato sul palco storie, letture e canzoni per aiutare le donne vittime di violenza.

Nel corso della serata, ad ingresso gratuito, spazio anche alla solidarietà: sono stati, infatti, donati al R&B “LEI” mille euro, che serviranno per portare aventi il progetto.

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