Dopo la frenata di gennaio, a febbraio l’inflazione torna a crescere leggermente sia su base tendenziale annua, a causa del rincaro di trasporti e servizi ricettivi e nonostante la contrazione delle utenze, sia a livello congiunturale.
L’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic) calcolato sul territorio comunale in febbraio produce, infatti, una variazione positiva dello 0,7% su base tendenziale annua, e un incremento a livello congiunturale dello 0,3%, come emerge dai rilievi dello stesso indicatore, sulla base dei prezzi registrati in città dal servizio Statistica comunale secondo le disposizioni Istat.
In febbraio, in particolare, i dati per tipologia di prodotto registrano un valore in lieve calo (-0,1%) sul totale dei beni. Le quotazioni, infatti, risultano in discesa per i beni energetici (-0,6%), i beni durevoli (-0,4%), i beni alimentari (-0,2%), i beni non regolamentati (-0,1%). Apprezzamenti, invece, interessano i tabacchi (+2,3%), e i beni non durevoli (+0,9%). Risulta in crescita (+0,7%) anche il totale dei servizi: nello specifico, crescono i servizi non regolamentati (+0,9%), i servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,3%), i servizi relativi ai trasporti (+1,2%). Nessuna tipologia di servizio, infine, risulta in calo congiunturale.
La divisione “Bevande alcoliche e tabacchi” (categoria a intera rilevazione centralizzata nazionale) mostra l’apprezzamento congiunturale mensile più rilevante (+1,7%) con i tabacchi che pesano particolarmente sulla crescita dell’indice dei prezzi di febbraio. In crescita significativa (+1,6%) anche la divisione “Servizi ricettivi e ristorazione”, soprattutto per l’aumento delle quotazioni dei servizi di alloggio, mentre ristoranti e bar segnano apprezzamenti appena accennati. In aumento anche la divisione “Trasporti” (+1,5%) con una spinta dovuta agli apprezzamenti dei carburanti insieme a manutenzione e riparazione dei mezzi di trasporto privati e ad altri servizi relativi ai mezzi di trasporto privati (come autorimessa e noleggio). Restano invariati, invece, i prezzi delle automobili.
Segno positivo anche per la divisione “Ricreazione, spettacolo, cultura” (+0,9%) con diverse classi di spesa in ascesa: piante e articoli per il giardinaggio, Tv, animali domestici e relativi prodotti, pacchetti vacanza, servizi veterinari. In calo, invece, le spese su computer, tablet e simili.
Aumenti più contenuti riguardano la divisione “Altri beni e servizi” (+0,3%), con prezzi in salita per assicurazioni sui mezzi di trasporto, per parrucchieri ed estetisti, assistenza sociale, servizi bancari e finanziari, e la divisione “Servizi sanitari e spese salute” (+0,1%) con leggeri rincari su prodotti farmaceutici, servizi medici e attrezzature e apparecchi terapeutici.
Tra le divisioni a segno meno, il calo percentuale più rilevante (-1,6%) riguarda “Abitazione, acqua, energetici” grazie alla contrazione di energia elettrica e gas accompagnata da una diminuzione più modesta delle spese condominiali, mentre crescono gli affitti.
Diminuisce anche la divisione “Mobili, articoli e servizi casa” (-0,6%) con un calo delle spese che riguarda mobili e arredi ma anche i grandi elettrodomestici, la cristalleria e gli articoli tessili per la casa.
Analoga discesa (-0,5%) riguarda anche la divisione “Comunicazione” (categoria a intera rilevazione centralizzata nazionale) grazie alla flessione sugli apparecchi telefonici mentre risultano in crescita i servizi di telefonia.
La divisione “Alimentari, bevande analcoliche” scende dello 0,2% con flessioni di spesa per vegetali, frutta, pane e cerali, dolciumi e carni, ed è in leggerissimo calo (-0,1%) anche la divisione “Abbigliamento e calzature” che segna una lieve contrazione dei prezzi degli indumenti mentre restano stabili le calzature.
Risulta invariata, infine, la divisione “Istruzione”.
Sul sito del Servizio statistica del Comune (www.comune.modena.it/servizio-statistica/pagine-tematiche/prezzi) sono consultabili anche i dati sull’inflazione dei mesi precedenti.