La scorsa settimana la Bassa Reggiana ha accolto una delegazione di insegnanti e coordinatrici pedagogiche partners del Progetto Digital Culture Erasmus +, un percorso di ricerca partito nel 2022 e dedicato ai settori dell’istruzione e della formazione, che ha permesso alle scuole aderenti di realizzare momenti di confronto e scambio di buone pratiche per l’innovazione.

Le istituzioni educative europee coinvolte nel progetto sono la scuola Scholé di Matosinhos in Portogallo, il dipartimento di scuole dell’infanzia Forskoleforvaltningen di Boras in Svezia e la Federazione Provinciale delle Scuole Materne di Trento, oltre ai nidi e le Scuole dell’infanzia della Bassa Reggiana gestite dall’Azienda Servizi Bassa Reggiana. Fanno parte dell’equipe di ricerca Alessandro Ramploud, Pasquale Arcudi e Anneli Bergnell come consulenti scientifici.

L’obiettivo generale del Progetto è consentire ai bambini di essere creativi nel loro apprendimento utilizzando strumenti digitali. In particolare il progetto si prefigge di:

·         Rafforzare la competenza digitale creativa degli insegnanti; aumentare la competenza personale e collettiva nell’uso della tecnologia in modo creativo; creare comprensione e condivisione dell’importanza della creatività nell’apprendimento dei bambini.

·         Sviluppare competenze didattiche digitali stimolando insegnanti e coordinatrici pedagogiche a innovare le loro strategie di insegnamento.

·         Creare consapevolezza digitale e sensibilizzare il personale educativo sulle possibilità e i rischi per i bambini in un’era digitale in rapido sviluppo.

Il progetto ha sollecitato momenti di riflessione e di approfondimento con una rappresentanza di educatrici ed insegnanti dei servizi educativi del nostro territorio in focus group nei quali condividere pensieri, pratiche e obiettivi intorno al tema digitale intrecciato alla creatività.

Una delle consapevolezze emerse è stato uno sguardo comune verso gli strumenti digitali come presenze quotidiane nel lavoro educativo, degli amplificatori delle potenzialità della scuola, rispetto ai quali l’adulto resta un mediatore.

Nello svolgimento del progetto il bagaglio di conoscenze del personale educativo si è arricchito anche grazie alle lecture magistralis di professori delle Università dei Paesi aderenti.

Quella che si è svolta nei nidi e nelle scuole dell’infanzia della Bassa reggiana è la quarta e ultima settimana di scambio tra i partners di progetto. Il programma ha previsto la visita presso i servizi educativi comunali: Scuola dell’infanzia Arcobaleno di Guastalla, Scuola dell’infanzia Arcobaleno di Novellara, Scuola dell’infanzia Soliani Scutellari di Brescello. Queste occasioni hanno consentito l’osservazione delle attività che si svolgono durante il mattino, alle quali sono seguiti momenti di riflessione pomeridiani e un workshop presso l’Atelier a Palazzo di Reggiolo.

 

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