La difficoltà nel reperire figure professionali specializzate e l’andamento delle imprese nel 2023 sono stati i due principali temi affrontati durante il consiglio di sede Lapam Confartigianato di Castelfranco Emilia, dove il presidente dell’associazione per Castelfranco Emilia Mauro Nadalini e il responsabile della locale sede associativa Mattia Monduzzi Donazzi hanno approfondito gli argomenti di maggior interesse per le imprese del territorio e per l’associazione datoriale.
Tra questi, il tavolo si è concentrato sulla difficoltà nel reperire figure professionali specializzate da inserire all’interno del contesto lavorativo.

Il consiglio di sede di Castelfranco Emilia è stato un momento per presentare anche i dati economici comunali del 2023 elaborati dall’ufficio studi Lapam Confartigianato. Secondo l’analisi, al 31 dicembre 2023 si contano 2.457 imprese attive nel comune di Castelfranco, in calo del 2,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Del totale delle imprese attive nel 2023, 834 sono artigiane, pari al 33,9%. Nel lungo periodo, dal quarto trimestre 2007 al quarto trimestre 2023, si sono perse complessivamente 187 imprese, pari a un -7,1% (in linea rispetto al -7,7% registrato in provincia). Delle 2.457 imprese attive nel 2023, 558 sono gestite a prevalenza da donne, 369 sono gestite a maggioranza da stranieri e 184 sono gestite prevalentemente da giovani under 35. Analizzando il territorio per macrosettori di attività, si nota una maggior concentrazione di imprese nelle costruzioni (21%), nei servizi alle imprese (21%) e nel commercio (19,9%).
«Un dato che balza subito all’occhio – afferma Mauro Nadalini, presidente Lapam Confartigianato Castelfranco Emilia – è il numero di imprese gestite da under 35 che sono una piccola percentuale del totale delle imprese. Non possiamo essere indifferenti a questa analisi e da qui dobbiamo prendere spunto per invertire questo trend: promuovere le imprese artigiane, sensibilizzare i più giovani sul valore dell’artigianato sono i filoni conduttori su cui deve muoversi l’associazione. Eventi come Manifatture aperte e gli incontri che da anni facciamo nelle scuole sono l’emblema di come Lapam voglia davvero investire nei giovani e quindi nel futuro. Tanto c’è ancora da fare per cambiare la dinamica imprenditoriale e fare in modo che torni positiva. E lo si può fare se anche a livello amministrativo, sia locale che nazionale, si voglia credere e investire nei territori».

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