Riscoprire l’importanza dell’acqua e le sue caratteristiche percorrendo la storica Via Romea Nonantolana. Si intitola “Vie dell’acqua” il progetto di valorizzazione della risorsa idrica promosso dal Gruppo Hera in collaborazione con i comuni modenesi attraversati dell’antica strada dei pellegrini, che ancora oggi collega Nonantola a Fanano. La multiutility e le amministrazioni in cui Hera gestisce il servizio idrico hanno infatti firmato nei giorni scorsi un protocollo che promuove l’utilizzo dell’acqua pubblica, sulla base del quale saranno installate o riqualificate 15 fontane lungo il tratto modenese del suggestivo itinerario, un percorso ad anello di 200 chilometri nel cuore dell’Emilia tuttora frequentato da numerosi escursionisti.

L’iniziativa è stata presentata questa mattina nella sede della Provincia di Modena. Sono intervenuti Patrizia Gambarini, dirigente del Servizio Affari Generali della Provincia; Giovanni Bertugli, dirigente del Servizio Turismo del Comune di Modena; Davide Bigarelli, Area Manager del Gruppo Hera per il territorio emiliano; Emanuele Galloni, Responsabile Servizio Idrico del Gruppo Hera per la provincia di Modena.

Le fontane saranno posizionate lungo la Via Romea Nonantolana in punti di interesse storico-naturalistico e allacciate alla rete idrica con lo scopo di mettere a disposizione di tutti, turisti e residenti, un’acqua potabile di qualità, diffondendo allo stesso tempo la cultura del risparmio di una risorsa preziosa e da tutelare. Il primo impianto è già stato installato a Modena in via Gherbella.

Ogni fontana racconta una storia: inquadra il QR-code per sapere da dove proviene l’acqua

Il servizio idrico integrato e l’acqua che sgorga dai rubinetti delle nostre case sono indissolubilmente legati al territorio, così come il patrimonio storico e paesaggistico che caratterizza la Via Romea Nonantolana. Per questo motivo, a tutte le fontane (in ghisa e con rubinetto in ottone) sarà applicata una targhetta con QR-code: basterà inquadrare il codice con la fotocamera dello smartphone per fare un tuffo nella sezione del sito di Hera dedicata al progetto (all’indirizzo www.gruppohera.it/leviedellacqua).

Ogni fontana racconterà la storia del territorio che la ospita e del lungo viaggio che l’acqua compie per arrivare al rubinetto. Un tragitto che inizia dalle falde, dalle sorgenti o dai corsi d’acqua, da dove viene prelevata per poi essere resa potabile. Sarà quindi possibile conoscere il percorso compiuto da ogni singola goccia e le proprietà della risorsa idrica: una sorta di etichetta, come per l’acqua in bottiglia, che cambia a seconda della zona in cui è posizionata la fontana. Il messaggio finale, invece, è sempre lo stesso: bere l’acqua del rubinetto fa bene all’ambiente e conviene. In tutti i territori serviti dalla multiutility la risorsa idrica è infatti controllata da più di 3.200 analisi al giorno, che confermano come l’acqua di rubinetto sia buona e soprattutto sicura. Le fontanelle saranno infine dotate di smart meter  (contatore intelligente) che consentirà di controllare da remoto i consumi, intercettando rapidamente eventuali necessità di manutenzione ed evitando così sprechi d’acqua.

 

Un percorso dall’alto valore storico e naturalistico

La Via Romea Nonantolana, il percorso che a partire dall’anno Mille portava i pellegrini da Fanano a Roma, attualmente fa parte del progetto Cammini d’Europa, una rete di storia, cultura e turismo. Nel Modenese incontra i principali castelli e monumenti religiosi del periodo medievale e tocca i comuni di Nonantola, Castelfranco Emilia, Castelnuovo Rangone, Castelvetro, Guiglia, Marano, Modena, Montese, Pavullo nel Frignano, San Cesario, Savignano, Serramazzoni, Sestola, Spilamberto, Vignola,  Zocca e Fanano. In particolare, Nonantola è Comune capofila della Convenzione per la promozione dell‘itinerario, stipulata con la Provincia di Modena e con l’associazione Via Romea Nonantolana.

In questo contesto si inserisce “Vie dell’Acqua”, iniziativa nata nell’ambito di HeraLAB Modena, lo spazio di confronto ideato dal Gruppo Hera per dialogare con le comunità locali: alla sua ideazione hanno contribuito anche rappresentanti di Ascom Confcommercio Modena, Confesercenti Modena, FAI delegazione di Modena, Friday’s for Future Modena oltre alla Provincia di Modena”.

“Il progetto Vie dell’Acqua – spiega Davide Bigarelli, Area manager del Gruppo Hera per l’area Emilia – nasce dalla collaborazione tra varie realtà locali che hanno sentito l’esigenza di raccontare meglio le caratteristiche degli acquedotti pubblici, aprendo una finestra sulle loro peculiarità e sul lavoro che consente di avere ogni giorno un’acqua buona e sicura ai nostri rubinetti. L’obiettivo infatti è proprio quello di diffondere la consapevolezza che l’acqua è una risorsa dal valore inestimabile, che come tale è gestita e va consumata. La scelta di raccontare questa storia assieme a quella di un percorso storico e naturalistico come la via Romea Nonantolana è particolarmente significativa, perché anche gli acquedotti sono vie che interconnettono i territori e la risorsa che trasportano porta al suo interno l’impronta chimica indelebile degli stessi”.

 

 

 

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