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Sembrava fosse uno scherzo quando un gruppetto di compagni della vittima, dapprima hanno iniziato a dargli degli scappellotti sul collo per poi passare ad una vera e propria aggressione con schiaffi sul volto, seguiti da calci e pugni tanto da cagionargli lesioni personali giudicate guaribili in quattro giorni. Sul posto sono giunti anche i sanitari del 118 per assistere la vittima, allertati da personale docente che aveva visto il giovane minore a terra. A denunciare il grave episodio sono poi stati i genitori del malcapitato, un ragazzino di 15 anni.

I carabinieri della stazione di Correggio, attraverso concordi testimonianze e grazie anche a quanto dichiarato dalla vittima, sono riusciti a risalire e identificare i presunti aggressori. Per questi motivi con l’accusa di lesioni personali in concorso hanno denunciato alla Procura presso il Tribunale per i minorenni di Bologna tre 16enni, tutti residenti nel reggiano. Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine di consentire le valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.

L’origine dei fatti risale ad ottobre 2023, quando i tre minori denunciati avvicinavano la vittima nei pressi del plesso scolastico, inizialmente dandogli degli scappellotti sulla nuca, per poi sferrargli degli schiaffi che lo facevano cadere a terra facendogli urtare il volto sul pavimento, continuando a sferrargli calci e pugni mentre era ancora a terra, per poi dileguarsi quando alcuni docenti intervenivano. Quindi l’arrivo dei sanitari del 118 che assicuravano i soccorsi alla vittima: per lui 4 giorni di prognosi. Successivamente i genitori del ragazzino si recavano presso la stazione dei carabinieri di Correggio per formalizzare la denuncia, a seguito della quale, i militari davano avvio alle indagini. Le dichiarazioni della vittima e le concordi testimonianze raccolte consentivano ai carabinieri di risalire e identificare i tre minori a carico dei quali venivano acquisiti elementi di presunta responsabilità in ordine al reato di concorso in lesioni personali, per la cui ipotesi venivano denunciati alla Procura presso il Tribunale per i minorenni del capoluogo felsineo. Venivano quindi avvisati i rispettivi genitori a cui i tre minori venivano affidati. Stando alle prime risultanze investigative alla base del pestaggio ci sarebbe un presumibile scherzo, poi tramutatosi in una vera e propria aggressione.

 

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