Si è recato presso la società di edilizia per cui lavorava per ritirare i propri effetti personali, a seguito di cessazione del rapporto lavorativo e, nell’occasione, si sarebbe impossessato di attrezzatura di proprietà della società, del valore complessivo di 1600 euro. Le tempestive indagini avviate dai carabinieri della Stazione di Reggio Emilia Principale, anche grazie alle dichiarazioni testimoniali, hanno permesso di acquisire a carico dell’uomo, un 44enne, elementi di presunta responsabilità in ordine al reato contestato.

Il 14 maggio scorso si presentava presso la stazione dei carabinieri di Reggio Emilia principale il delegato di una società di edilizia reggiana, per sporgere denuncia per il reato di furto. L’uomo, raccontava che il giorno precedente, presso la sede operativa della società sita a Reggio Emilia, si presentava un ex dipendente licenziato per giusta causa che, con il pretesto di ritirare i suoi ultimi effetti personali lasciati all’interno dell’armadietto, avrebbe approfittato della situazione asportando varia strumentazione da lavoro per un valore totale di circa 1.600,00 euro. A seguito della denuncia i militari della stazione di corso Cairoli davano avvio alle indagini, e sentivano i dipendenti della Società che erano presenti al momento del ritiro da parte del presunto ladro dei suoi effetti personali. I testimoni riferivano di aver visto l’uomo allontanarsi dallo stabile con al seguito vari strumenti da lavoro, tra i quali un “taglia piastrelle” e una “saldatrice”.

A seguito delle indagini e delle concordi dichiarazioni testimoniali, i carabinieri acquisivano a carico dell’uomo elementi circa la sua presunta responsabilità, denunciando con l’accusa di furto aggravato alla Procura di Reggio Emilia. Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.

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