Il convegno organizzato nei giorni scorsi dalla Questura di Modena sul tema “Le vittime dell’odio”, ha messo in luce i notevoli strumenti in possesso della Polizia di Stato e delle forze di Polizia per studiare fenomeni e forme di disagio, evidenziando con le testimonianze dirette, che la “sicurezza” ha bisogno di tutti gli attori della società presenti sul territorio, per intercettare e contenere sul nascere i segnali di potenziali disagi e violenze.

“Ma dietro a tutto questo occorrono nella quotidianità gli operatori di Polizia, che devono lavorare sul territorio per trasformare i segnali intercettati, in attività preventiva e di controllo del territorio, per garantire il rispetto della legalità e della civile convivenza” afferma Vincenzo Palladino, segretario del sindacato di polizia Silp Cgil di Modena.

Alla data del 31 dicembre 2023 le carenze organiche complessive a livello nazionale della Polizia di Stato ammontavano a 10.271 unità, pari al 9% della dotazione organica prevista dalla legge, risultante dalla differenza tra una dotazione organica pari a 109.408 unità e una forza effettiva pari a 99.137 unità. Questi sono dati ufficiali del Dipartimento della pubblica sicurezza.

Dati che possono solo peggiorare nel futuro se non ci saranno assunzioni straordinarie che compensino le uscite del personale.

“Una situazione che, come tutti ormai sanno – spiega il segretario del Silp Cgil – si riflette nella nostra provincia e nel nostro capoluogo (sempre alla ribalta sulla scena nazionale, come dimostra la recente elezione di Orsini a presidente di Confindustria) che continua a soffrire la carenza del personale necessario allo svolgimento delle attività istituzionali a causa del sottodimensionamento della pianta organica che risale a fine Anni Ottanta, e che non sarà risolto neppure dalle imminenti assegnazioni di personale. Carenze che temiamo resteranno anche in futuro, vista la politica riorganizzativa della Polizia di Stato, che non contempla, per ora, la Fascia A per la Questura di Modena”.

Sofferenze che non riguardano solo la Questura ed i Commissariati, ma interessano in modo importante anche la Polizia Stradale, le specialità e tutti quei presidi di sicurezza e strutture che garantiscono ogni giorno il controllo del territorio e la prevenzione dei reati.

“A tal proposito – continua Palladino – ci tocca ancora constatare come a Mirandola, dopo tanti anni dal terremoto, non si riesce ad avere certezza di quando sarà operativo un nuovo Commissariato di Polizia ed una nuova sede della Polizia Stradale”.

Al di là degli slogan elettorali, continua ad esserci scarsa attenzione del Governo per il comparto sicurezza: zero assunzioni straordinarie, zero investimenti, risorse per il rinnovo del contratto di lavoro, che le lavoratrici e i lavoratori in divisa aspettano ormai da oltre 850 giorni, inadeguate a contrastare l’inflazione degli ultimi anni. Tutto questo incide anche sul benessere organizzativo e lavorativo del personale, che sembra interessare sempre meno alla nostra amministrazione.

“Facciamo appello alla comunità civile, alla futura classe politica locale, ai parlamentari eletti nel nostro territorio – conclude il responsabile del sindacato di polizia della Cgil – affinché facciano la propria parte a tutti i livelli per esercitare pressione nei confronti del Parlamento e del Governo per avere finalmente segnali reali di cambiamento e di attenzione, e per dotare questa provincia di organici adeguati alle necessità”.

 

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