Un commento del Rettore Unimore, Prof. Carlo Adolfo Porro in relazione al tragico evento di cui è rimasta vittima una specializzanda in radiologia.

“La nostra comunità è devastata dalla notizia della brutale uccisione di una sua specializzanda in radiologia. A nome di tutto l’Ateneo, esprimo il nostro più profondo e sentito cordoglio alla famiglia e ai suoi due figli.

Il femminicidio è un cancro che non possiamo più tollerare, una vergogna che macchia la nostra umanità, e non ci sono mezzi termini per condannarla: è un atto vile, disumano e inaccettabile. È tempo che la nostra società si sollevi con forza contro questa barbarie.

Unimore non resterà a guardare. Saremo vicini alla famiglia della vittima in questo momento di dolore insopportabile. Inoltre, intendiamo costituirci parte civile nel corso del processo che si instaurerà.

La lotta contro i femminicidi passa in primo luogo attraverso la formazione, la cultura e la conoscenza. Dobbiamo far germogliare nelle nuove generazioni i valori del rispetto reciproco, dell’uguaglianza e della non violenza. Crediamo che attraverso la cultura si possa costruire una società più giusta e sicura, libera da pregiudizi e violenze.

Questa tragedia ci lascia sgomenti e indignati, ma non permetteremo che il sacrificio della nostra specializzanda sia vano. Continueremo a lottare con forza affinché simili orrori non si ripetano. La violenza di genere deve essere estirpata con ogni mezzo, e noi faremo la nostra parte.

La brutalità di questo atto ci ha colpito al cuore e ha menomato l’interezza della nostra istituzione. Per esprimere il nostro dolore e la nostra solidarietà con la famiglia della vittima, annunciamo che domani tutte le bandiere delle sedi universitarie saranno esposte a mezz’asta”.

 

Unimore non rilascerà altre dichiarazioni in merito all’accaduto.

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