immagine d’archivio

Ancora una tentata “truffa dello specchietto” nel reggiano. Il trucco è sempre lo stesso e viene architettato in una strada stretta o in un parcheggio: individuata l’auto e la vittima, il truffatore la rincorre fino a fermarla accusandola di avergli rotto lo specchietto o ammaccato l’auto, forte del fatto di aver simulato, poco prima, un rumore con il lancio di un oggetto sulla fiancata dell’auto della vittima. Un caso analogo si è verificato a fine maggio a Scandiano, con i carabinieri della locale tenenza che, a conclusione delle indagini, con l’accusa di tentata truffa hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia un giovane di 23 anni residente in provincia di Siracusa.

I fatti risalgono alla mattina del 25 maggio scorso, quando un 86enne reggiano, mentre alla guida della sua autovettura stava rincasando, sentiva un rumore provenire dal veicolo, tuttavia continuava la sua corsa. Poco dopo un altro conducente gli suonava con il clacson richiamando la sua attenzione, poi lo affiancava invitandolo a fermarsi. A questo punto lo sconosciuto affermava di essere stato urato e di aver ricevuto un danno per cui invitava l’anziano a risarcirlo, chiedendo la somma di 300 euro. Fortunatamente la vittima si era fermata nei pressi della sua abitazione e, grazie all’intervento del nipote, il truffatore desisteva dai suoi intenti, dileguandosi.

Il nipote riusciva a prendere il numero parziale della targa dell’autovettura, nonché riconoscerne il modello esatto, fornendo tali dati ai carabinieri della tenenza di Scandiano, che formalizzata la denuncia avviavano le indagini. Grazie all’analisi delle immagini delle telecamere comunali, i carabinieri risalivano alla completa targa dell’auto e all’intestatario del mezzo, risultato essere anche l’esclusivo utilizzatore. A carico di quest’ultimo i militari hanno acquisito elementi di presunta responsabilità, tra cui anche il riconoscimento in apposita seduta di individuazione fotografica da parte della vittima. Il giovane veniva quindi denunciato in ordine al reato di tentata truffa. Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.

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