Al via la campagna di sensibilizzazione dell’Azienda USL di Bologna in collaborazione con le Associazioni AVIS e FIDAS con il patrocinio del Comune di Bologna

A Bologna, città da sempre attenta alla donazione di sangue, nel 2023 si è registrato un decremento del 3% circa sulle donazioni di sangue intero, così come di plasma.

Nonostante ciò, nei primi 5 mesi del 2024 si registra un aumento della raccolta pari a +375 unità di sangue intero e +298 di plasma. In questo contesto, Azienda USL di Bologna, Associazioni e Comune uniscono le forze per mantenere il trend positivo registrato da inizio anno, promuovendo una nuova campagna di informazione e sensibilizzazione sulla donazione di sangue, rivolta in particolare alle donne.

La campagna di informazione si colloca nell’ambito del Piano Regionale Sangue che si pone come obiettivo non solo quello di mantenere l’autosufficienza di sangue, ma anche quello di raggiungere l’autosufficienza nella raccolta del plasma. Sebbene l’Emilia-Romagna sia una delle regioni più virtuose su questo fronte, anche a livello nazionale il plasma raccolto, grazie ai donatori volontari, non è ancora sufficiente per garantire i farmaci plasmaderivati: immunoglobuline, fattori della coagulazione e albumina, proteine indispensabili per la cura di diverse patologie, fra cui emofilia e disturbi del sistema immunitario.

Nel corso del 2023 l’Azienda USL di Bologna ha registrato complessivamente 4000 nuovi donatori, di cui il 55% sono donne. A livello nazionale le donne che donano sangue o plasma rappresentano solo il 33,7% dei donatori.

La campagna di informazione e sensibilizzazione mira a coinvolgere attivamente le nuove donatrici donne, e più in generale tutto il genere femminile, puntando a preservare la grande solidarietà che contraddistingue il bolognese, e favorendo una donazione regolare di tutte le donne, in qualsiasi periodo della propria vita.

Come noto, in particolari fasi fisiologiche della vita, la donna può riscontrare eventuali stati anemici che le impediscono di donare il sangue. Tuttavia, è comunque possibile donare il plasma, emocomponente indispensabile per la produzione di farmaci salvavita.

Genericamente le donne possono donare il sangue ogni sei mesi, mentre per gli uomini l’intervallo tra una donazione e l’altra è minore ed è di soli tre mesi. Questa differenza è resa necessaria dal ciclo mestruale e dall’evidenza che le donne sono maggiormente soggette a bassi livelli di emoglobina, condizione che non le rende donatrici ideali.  L’intervallo di tempo tra una donazione di plasma e l’altra, invece, è lo stesso per uomini e donne ed è di circa 15 giorni. Infatti, la plasmaferesi, al contrario della classica donazione, non incide sui globuli rossi e nemmeno sui livelli di ferro dell’organismo, proprio perché vengono rimessi in circolo nel corpo, subito dopo l’estrazione del plasma. Per queste ragioni, la donazione di plasma è particolarmente indicata per il genere femminile.

Se infatti la donazione di sangue è consentita a tutti i maggiorenni con un peso superiore ai 50 kg, in buona salute e con livelli di emoglobina superiori a 12.5gr/dl, la donazione di plasma è possibile anche con livelli di emoglobina minimi di 11.5gr/dl.

Per favorire l’accesso del pubblico femminile ai centri di raccolta, l’Azienda USL di Bologna – in accordo con le Associazioni – ha ampliato gli orari di apertura favorendo sedute pomeridiane, o nel weekend.

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