Nessuna novità sulle modalità di riscossione dei ticket in Emilia-Romagna. L’assessorato alle Politiche per la Salute, impegnato nell’applicazione corretta della delibera di Giunta sulla riduzione dei tempi d’attesa, ha solo fatto un richiamo alle Aziende sanitarie attraverso una circolare del direttore generale Cura della persona, salute e welfare, Luca Baldino.
Nei primi quattro mesi del 2024 il mancato pagamento dei ticket, tra visite ed esami specialistici e pronto soccorso, si è attestato sugli 8,4 milioni di euro non incassati. Di questi, 6,3 milioni di euro si riferiscono alle sole prestazioni specialistiche.
Lo precisa l’assessorato alle Politiche per la salute in riferimento alle dichiarazioni di alcuni consiglieri della minoranza.
In particolare, la circolare del direttore applicativa della delibera di Giunta 620 sul contenimento dei tempi d’attesa, conferma le regole relative alle prestazioni e alle richieste di pagamento. Con un richiamo alla normativa di legge.
In Emilia-Romagna il diritto di cura è sempre garantito e mai negato, precisa viale Aldo Moro, e sorprende la lettura strumentale della circolare, dato che siamo nel contesto normativo che la Regione applica da sempre, senza alcuna novità introdotta sul pagamento del ticket. La richiesta di pagamento anticipato, infatti, è da sempre contemplata, anche se non sempre assicurata da parte dei cittadini.
Il mancato pagamento dei ticket pesa sul bilancio della Regione, come dimostrano gli ultimi dati disponibili. Le Aziende, però, sono impegnate a recuperare le somme e la Regione è al lavoro per sensibilizzare i cittadini su come il pagamento del ticket sia un modo per prendersi cura della salute di tutti.