La Lipu è da sempre un’associazione impegnata nella tutela della biodiversità. Le strategie conservazionistiche adottate si basano su due pilastri: la ricerca scientifica e l’opera di sensibilizzazione rivolta a cittadinanza e scuole. È in quest’ottica che si inquadra la convenzione, siglata recentemente dal Comune di Correggio con l’associazione, che si pone l’obiettivo di approfondire le conoscenze su una componente importantissima della biodiversità, l’avifauna. Gli uccelli sono tradizionalmente considerati degli ottimi indicatori biologici della qualità e della salute ambientale di un territorio, grazie alla loro spiccata mobilità e alla sensibilità alle variazioni ambientali anche minime.

In particolare, l’accordo tra Comune e Lipu prevede una serie di indagini sul campo per stimare la consistenza delle popolazioni di uccelli nidificanti nell’area urbana e peri-urbana. I risultati saranno pubblicati sotto forma di “Atlante dell’avifauna nidificante nella città di Correggio” e permetteranno di avere un quadro della situazione ornitica locale; tale quadro sarà poi confrontabile con i risultati pubblicati in analoghe ricerche compiute a livello nazionale e potrà costituire una base per interventi gestionali sul territorio, quali, ad esempio, rinaturalizzazioni di aree artigianali o industriali dismesse e potenziamenti di corridoi ecologici.

A livello nazionale, l’analisi degli ecosistemi urbani si è diffusa rapidamente, soprattutto al fine di individuare strategie gestionali per stabilire una migliore qualità della vita. La ricerca della sostenibilità urbana, in sintonia con i principi della Convenzione Europea del Paesaggio, può superare la sterile contrapposizione tra “città” e “campagna” e tra “ambiente naturale” ed “ambiente artificiale”. Dal primo Atlante urbano realizzato a Firenze e pubblicato nel 1990, numerose città capoluoghi di provincia ed altri centri minori, si sono “dotati” di un Atlante delle specie nidificanti all’interno del proprio centro abitato (ad esempio Cremona, Livorno, Napoli, Roma). In Emilia-Romagna, Reggio Emilia, Forlì e Parma hanno realizzato un atlante urbano.

A corollario dello studio sull’avifauna urbana, sono previste indagini mirate sull’avifauna presente nelle aree di cava che si sono nel tempo rinaturalizzate, come la Cava Lanterna, l’Oasi di Budrio e il laghetto del parco Art. 21, per citare le principali, aree già oggi importanti a livello provinciale come zone di svernamento di uccelli acquatici. È già in corso, inoltre, uno studio sul barbagianni, che sarà integrato con indagini sulle altre specie notturne di rapaci. Infine, con la collaborazione dei cittadini e delle aziende agricole del territorio, contiamo di ottenere dati su alcune importanti specie insettivore, in generale diminuzione quali rondine, balestruccio e rondone.

La convenzione avrà durata di due anni, quindi fino al 2026, e prevede il pagamento da parte del Comune di 9mila euro a Lipu.

“La ricerca scientifica anche pura – ha dichiarato l’assessore all’ambiente Giovanni Viglione – oltre che la divulgazione alla cittadinanza sono obiettivi primari per le tematiche ambientali e non solo. Questa convenzione con la Lipu rappresenta un traguardo importantissimo per Correggio dal momento che ci consentirà di avere dati scientifici per il territorio oltre a dare opportunità nuove per la fauna urbana. Ci tengo a ringraziare – ha concluso l’assessore Viglione – Luca Bagni responsabile dell’Oasi celestina di Campagnola e Marco Gustin, referente della Lipu nazionale responsabile del settore specie e habitat”.

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