Nella giornata di sabato 10 agosto  la Polizia di Stato di Carpi ha dato esecuzione
all’ordinanza cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Modena, su richiesta della Procura della Repubblica, del divieto di avvicinamento a meno di 500 metri alla persona offesa ed ai luoghi dalla stessa abitualmente frequentati, nonché del divieto di comunicare con la persona offesa con qualsiasi mezzo, con applicazione del braccialetto elettronico, nei confronti di un cittadino italiano di 34 anni.

Nel pomeriggio del 4 agosto scorso, personale del Commissariato di Carpi interveniva presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Ramazzini su richiesta dei sanitari. Gli operanti, giunti sul posto identificavano la persona offesa, una donna di 27 anni, visibilmente scossa, che presentava evidenti segni di lesioni giudicate guaribili in 21 giorni.
La vittima riferiva di essere stata aggredita fisicamente dal fidanzato presso l’abitazione di lui, dove si era recata la sera prima per cenare assieme e chiarire alcune divergenze sulla loro cessata relazione.
La donna spiegava dettagliatamente ai poliziotti un quadro di molestie e minacce reiterate
dalla metà del mese di luglio connotate da un livello di lesività crescente, tanto da culminare nell’aggressione fisica del 4 agosto.
La ricostruzione dei fatti emersa dagli elementi acquisiti dalle indagini, ha consentito di ritenere sussistenti i gravi indizi di colpevolezza in ordine alla condotta di atti persecutori nonché di lesioni personali aggravate.
Da ultimo è emerso che la vittima era stata costretta a modificare le proprie abitudini di
vita, giungendo persino, a seguito dell’episodio lesivo, ad allontanarsi da Carpi.

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