E’ stato firmato dai sindacati Cgil Cisl e Uil lunedì 2 settembre nella sede della Provincia di Modena, il protocollo d’intesa per la sensibilizzazione all’adozione di Misure di prevenzione e tutela delle attività lavorative nel settore agricolo e florovivaistico, nonché nei cantieri edili e affini all’aperto in condizioni di esposizione prolungata alle ondate di calore, dopo la sottoscrizione da parte dei Comuni modenesi delle scorse settimane.

Durante la firma del protocollo, alla presenza del presidente della Provincia Fabio Braglia, i rappresentanti dei sindacati Aurora Ferrari (Cgil), Domenico Chiatto (Cisl) e Nicola Maria Russo (Uil) hanno ribadito che «la salute e la sicurezza dei lavoratori esposti al rischio stress da calore deve essere tutelata applicando le leggi esistenti in materia, realizzando da parte degli organi di vigilanza, i controlli nei settori a più alto rischio come l’edilizia e l’agricoltura e attivando confronti tra le parti sociali e le istituzioni perché si cominci ad affrontare il tema delle condizioni di lavoro legate al cambiamento climatico ragionando anche sull’organizzazione del lavoro da concentrare nelle ore meno calde e l’utilizzo di strumenti di sostegno al reddito quando non è possibile lavorare in sicurezza».

Il protocollo, già operativo da fine luglio, tra i vari punti espressi sottolinea che i soggetti sottoscrittori si impegnano a riconoscere che lo stress termico rappresenta un rischio sia per i lavoratori al chiuso sia per quelli all’aperto, in tutti i settori e che sarà intenzione condivisa quella di valutare una strategia di intervento preventivo per gestire, affrontare e mitigare i rischi del lavoro in condizioni di calore estreme riconoscendo che tutti i lavoratori hanno diritto ad un ambiente in cui i rischi per la loro salute e sicurezza siano adeguatamente controllati.

Per il presidente della Provincia Fabio Braglia «l’aumento della temperatura ambientale media causata dai cambiamenti climatici può avere un impatto significativo sui luoghi di lavoro, comportando importanti problemi di salute e per questo occorre che tutte le parti sociali agiscano congiuntamente per scongiurare rischi alla salute dei lavoratori e delle lavoratrici, garantendo sicurezza e assicurando la continuità produttiva delle aziende. Questo protocollo rappresenta un modello virtuoso di collaborazione tra istituzioni e dimostra che collaborare insieme per raggiungere obiettivi comuni è la strada giusta da percorrere per arrivare ai risultati».

Inoltre, nel documento si legge che “le Istituzioni sottoscrittrici prendono atto e raccomandano il ricorso a misure di controllo per eliminare il rischio di stress termico causato dall’innalzamento delle temperature estive, e in via subordinata intervenire per ridurre al minimo l’esposizione dei lavoratori tramite misure collettive o individuali”.

Il documento era stato precedentemente illustrato nel corso della seduta del Tavolo provinciale per la salute la sicurezza e la legalità nei luoghi di lavoro lo scorso 19 luglio nella sede della Provincia di Modena, e la settimana successiva all’Assemblea dei sindaci, organo permanente dalla Provincia di Modena che riunisce gli amministratori dei 47 Comuni del territorio provinciale.

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