Mutina Boica 2023 – Foto di Davide Sabattini

Torna al Parco Ferrari di Modena per la sua XV edizione il festival di rievocazione storica Mutina Boica, organizzato da Crono Eventi, un progetto dell’associazione Aes Cranna con il contributo e il patrocinio di Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna –  manifestazione storica Emilia-Romagna, Comune di Modena, Fondazione di Modena, e la partnership del Gruppo Hera.

Cinque giorni di rievocazione, musica, teatro, buon cibo e condivisione che vedono coinvolti 22 gruppi di rievocazione storica tra celti, romani ed etruschi; 40 espositori artigianali; 15 banchi di cibo, birra, idromele e sidro, per accontentare tutti i gusti; più di 50 eventi tra concerti, spettacoli, laboratori didattici e attività per bambini.

“Il Tempo del Domani” è il tema scelto per questa XV edizione che prevede un giorno in più ed esplora un nuovo, ennesimo, allestimento, pensato per accogliere il pubblico che da due anni a questa parte aumenta costantemente. I concerti avranno una centralità maggiore rispetto alle ultime edizioni, e il programma avrà alcuni punti forti che riprendono strade esplorate con successo nella scorsa edizione, prima fra tutte l’esperienza per bambini “Il cammino del piccolo guerriero”, che si arricchisce di novità.

«Quest’anno abbiamo voglia di alzare la testa da un presente sempre più incerto e guardare al domani, per ricordarci che solo uno sguardo attento a cosa accadrà “dopo” ci permette di agire nell’oggi con la giusta consapevolezza – commentano gli organizzatori – Dedicare l’edizione a “Il Tempo del Domani”, con – per la prima volta – 3 bambini in copertina, vuole essere un invito ad alzare lo sguardo: noi ci occupiamo di rievocazione storica, ma questo non esclude che ci poniamo costantemente in relazione con il domani. La storia d’altra parte è un costante attraversamento di sguardi “verso” il domani: verso nuovi scenari, nuovi incontri, conquiste e relativi conflitti. Pensare il domani implica inoltre molte cose: responsabilità verso la collettività, pensiero sui contenuti, entusiasmo nell’agire. Senza questi elementi, il domani resta grigio, un’incognita che può solo fare paura, creare ansia, mettere disagio».

Quindi, anche quest’anno, sempre in collaborazione con Gruppo Hera, a Mutina Boica ci sarà un impegno “responsabile” verso l’ambiente, riconfermato e implementato, che si materializza nelle forme della narrazione storica rappresentate dal lancio del primo fumetto prodotto da Mutina Boica e nell’entusiasmo per il modo unico di questo festival di raccontare la storia, fatto di teatro, show e tanta energia. La multiutility, presente con gazebo informativo, fornirà contenitori per la raccolta differenziata e contribuirà alla fornitura di erogatori di acqua incentivando l’uso di bicchieri riutilizzabili o borracce, per evitare il ricorso a bottigliette in plastica.

La cornice del festival sarà, come sempre, arricchita da stand gastronomici e dal mercato artigianale, tutto all’insegna dell’impegno plastic free e del contenimento dei rifiuti monouso, percorso iniziato nel 2019 e che ha portato nella scorsa edizione a produrre appena 31 kg di plastica, lo 0,6% rispetto al totale dei rifiuti prodotti che si unisce al 3,5% di rifiuti indifferenziati complessivi prodotti. Sarà inoltre replicata la scelta di non stampare materiali cartacei, iniziata nel 2022, che ha portato a oltre 20mila visualizzazioni del sito nei giorni dell’evento.

Tra gli appuntamenti più attesi, lo spettacolo “Let there be heroes” che mette in scena l’epica del combattimento per quello che è nella sua veste spettacolare, ovvero lo show; “Il cammino del piccolo guerriero” per bambini dai 4 agli 11 anni, il programma musicale, con un gruppo di punta il sabato sera, i “Carro Bestiame”; la battaglia della domenica pomeriggio, dedicata alla rivolta dei Galli Boi del 218 A.C., la presentazione sabato 7 settembre ore 17 del fumetto “Il torc spezzato. Mutina Boica – La Rivolta” di Stefano Ascari, Paolo Gallina, Alessandra Kerstulovich (Franco Cosimo Panini editore) e la visita guidata presso il Museo Civico di Modena la mattina di domenica 8 settembre.

«Fumetto e divulgazione – afferma l’editrice Teresa Panini – è da sempre un binomio vincente nell’ambito della narrazione. In questo caso, per raccontare una vicenda ambientata nell’Antica Roma e legata al territorio emiliano, è stata scelta la “nona arte” perché il linguaggio delle immagini chiama a sé un pubblico trasversale ed è particolarmente apprezzato dalle nuove generazioni. Grazie al ritmo visivo, che ci riporta a una sorta di “film su carta”, il fumetto ha anche il vantaggio di rendere accessibili e immediate tematiche divulgative e complesse».

«Mutina Boica è nata come una festa di un’associazione di appassionati, per poi diventare un evento nazionale riconosciuto a vari livelli – dicono gli organizzatori – La cosa importante di essere arrivati alla XV edizione sta proprio nel fatto di aver mantenuto questo due anime, quella associativa, fatta di persone appassionate che si incontrano per confrontarsi, entusiasmarsi, condividere; quella “professionale”, che riunisce un team di alto profilo per dare vita a un evento che ogni volta stupisce noi stessi e il pubblico. Giungere alla XV edizione con ritrovato slancio, dopo che, con l’arrivo della pandemia da Covid, le incertezze sono state tantissime, è davvero un bel traguardo, così come la consapevolezza che Mutina Boica ogni anno si rigenera, trovando nel cammino nuovi compagni di strada che contribuiscono a fare qualcosa di ancora più bello l’anno successivo».

«La capacità di innovazione è una delle principali qualità di questo festival – dichiara l’assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi – come dimostra la costante esplorazione di linguaggi culturali diversi. È il caso, quest’anno, del lancio di un fumetto che peraltro, come opera e prodotto, ha radici assai solide e profonde a Modena, come ricorda anche la collaborazione con l’editore Panini. È una strada da proseguire per allargare la partecipazione a un pubblico sempre più vasto e trasversale».

«E’ davvero interessante vedere come eventi di questo tipo sappiano coinvolgere tutti, a partire dai più giovani – dice Matteo Tiezzi, presidente Fondazione di Modena – Mutina Boica è un evento che, con la sua combinazione di storia, cultura, artigianato, gastronomia e intrattenimento, non si limita a celebrare il passato: è anche un invito a riflettere su come l’accaduto abbia plasmato il presente, su come la nostra comunità sia cresciuta attraverso una stratificazione culturale.

Attraverso la gastronomia, i giochi di ruolo, la musica, si raccontano storie di territori, tradizioni e pratiche sociali. E c’è una forte attenzione verso il mondo di oggi, da preservare, e di domani, tutto da ideare».

 

Per informazioni e dettagli sul programma: www.cronoeventi.it – Facebook e Instagram “Mutina Boica”

 

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