I Carabinieri della Stazione Bologna Mazzini hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare personale del divieto di avvicinamento alla persona offesa con l’obbligo di non avvicinarsi a tutti i luoghi dalla stessa abitualmente frequentati, regolati dall’applicazione del braccialetto elettronico, nei confronti di un 56enne italiano, incensurato, indagato del reato di atti persecutori.

Il provvedimento è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna, su richiesta del Pubblico Ministero che ha coordinato le indagini dei Carabinieri, a seguito della querela presentata da una donna italiana 46enne, la quale si è rivolta ai Carabinieri di via Oretti per denunciare l’ex compagno con il quale ha avuto una relazione sentimentale durata circa 5 anni. L’uomo a partire dallo scorso mese di maggio, mosso da un sentimento di gelosia ossessiva nei confronti della donna, si è reso responsabile di condotte vessatorie e persecutorie anche dopo la conclusione del loro rapporto sentimentale.

Nella circostanza la 46enne ha raccontato ai militari di aver voluto interrompere volontariamente il legame sentimentale a causa delle continue molestie e minacce dell’uomo che hanno generato in lei un perdurante turbamento emotivo, fatto di ansie e paure. In più occasioni l’uomo le ha controllato il cellulare, pretendendo che la stessa non uscisse di casa senza di lui, arrivando anche ad appostarsi sotto casa di lei per controllarne i suoi spostamenti. Il 56enne è stato rintracciato dai Carabinieri e sottoposto alla misura cautelare disposta dal Giudice.

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