La Procura di Bologna ha richiesto il rinvio a giudizio di una cittadina cinese per il reato sfruttamento dei lavoratori e violazione delle norme sulla sicurezza in quanto, quale datore di lavoro, assumeva ed utilizzava i propri operai sottoponendoli a condizioni di sfruttamento e approfittando del loro stato di bisogno (necessità di lavorare per conservare la posizione regolare sul territorio italiano), impiegandoli in condizioni lavorative e ambientali degradanti.

Il procedimento è scaturito a seguito di un normale accesso ispettivo dei militari del Nas di Bologna avvenuto presso una ditta del settore tessile operativa a San Marino di Bentivoglio. Nel corso del controllo venivano trovate numerose postazioni di lavoro con ventilatori di fortuna collegati a cavi elettrici, apparecchiature sprovviste delle previste certificazioni di sicurezza collegate a cavi volanti e prese elettriche multiple, locali in pessime condizioni igienico-sanitarie per la presenza sul pavimento di scarti di alimenti e altri rifiuti, uscite di emergenza non segnalate e comunque impraticabili in quanto ostacolate da materiale da imballaggio e scarti della produzione.

Veniva poi accertato che gli operai e i loro familiari venivano ospitati per la notte all’interno della stessa azienda in locali fatiscenti e sporchi, dormendo in cuccette con assenza di punti luce e finestre tra ragnatele, insetti e muffa.

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