Confesercenti Bologna risponde positivamente all’appello del sindaco Matteo Lepore di tenere un presidio alle 18 di oggi, 25 settembre 2024, in piazza XX Settembre contro la criminalità.
Da sempre la nostra Associazione ha manifestato in ogni occasione il senso di comunità e di rispetto delle Istituzioni pubbliche.

Confesercenti Bologna denuncia la situazione insostenibile di criminalità, spaccio e degrado che attanaglia tutta la città di Bologna centro e periferia (e non solo piazza XX Settembre e la Montagnola) con continue spaccate, rapine e furti in tante attività commerciali e di pubblico esercizio come bar, pub e ristoranti.
Domanda: dove sono finite le decine di persone arrestate dai rappresentanti delle Forze dell’Ordine nelle settimane scorsi per furti e rapine ai danni di attività commerciali e di pubblico esercizio? Abbiamo la legittima impressione che molte di queste persone siano tornate in libertà e ad esercitare le loro attività criminose.
Confesercenti Bologna sarà presente in ogni incontro per dare un contributo e per ribadire la voglia di sicurezza manifestata in più occasioni da cittadini e operatori economici. Negozi e pubblici esercizi con i loro dehors sono un presidio importante per la sicurezza di tutti i bolognesi, come dei turisti che affollano il centro storico.
Apprendiamo da ultimo della convocazione di un Comitato sull’ordine e la sicurezza cui parteciperà anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
Confesercenti Bologna chiede che le associazioni di categoria vengano invitate espressamente.
Dalla riunione di questo Comitato i commercianti bolognesi pretendono un cambio di passo sostanziale per riportare a Bologna la vivibilità e la sicurezza che l’ha animata per decenni nel secolo scorso.

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I segretari generali di CGIL, CISL e UIL di Bologna, raccolgono l’appello del Sindaco Matteo Lepore e invitano lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, cittadine e cittadini a partecipare questa sera alle 18.00 in Piazza XX Settembre alla manifestazione per una città libera e sicura, dopo l’ennesimo tragico fatto accaduto nella notte a Bologna, con la uccisione di un ragazzo di 26 anni, senza fissa dimora.

La situazione non è più sostenibile e richiede uno sforzo congiunto di tutte le istituzioni e della società civile affinchè vengano messe in campo adeguate ed immediate politiche di prevenzione sociale dei fenomeni e garantite le condizioni di sicurezza.

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“La Cna e le sue imprese esprimono una forte preoccupazione per l’ennesimo episodio di violenza avvenuto in piazza XX Settembre. Nel dare come sempre la nostra disponibilità a tutte le iniziative e a tutti i tavoli istituzionali dedicati al miglioramento della sicurezza,  crediamo occorra una forte azione di prevenzione, partendo da quella che per Cna è una priorità: il recupero e l’incentivazione delle imprese di prossimità, che svolgono una forte azione sociale nel territorio”.

E’ il commento di Antonio Gramuglia, Presidente Cna Bologna, dopo l’accoltellamento mortale avvenuto la scorsa notte in piazza XX Settembre.

“Per garantire più sicurezza – prosegue Antonio Gramuglia – occorre più controllo del territorio e una prevenzione integrata. Ringraziamo le forze dell’ordine per il difficile lavoro che sono chiamate a svolgere. Ma per rendere ancora più efficace la loro azione, crediamo occorrano iniziative mirate alla prevenzione: oltre a sostenere le imprese di prossimità, sono necessarie politiche per la radicale riduzione della presenza degli irregolari e politiche per aumentare l’integrazione degli stranieri: più gli stranieri sono integrati e più sono interessati a difendere i valori della società in cui vivono. Inoltre crediamo sia indispensabile un recupero urbano e interventi di riqualificazione, in luoghi come piazza XX settembre. Ed è fondamentale il coinvolgimento attivo della comunità”.

“Bologna non è più un’oasi tranquilla ma non è nemmeno una realtà in preda al caos – conclude Antonio Gramuglia – per cui spero si evitino gli scontri politici su questi temi e auspico che tutte le forze politiche guardino al risultato finale, ovvero maggiore sicurezza per cittadini e imprese. Bologna nell’ultimo ventennio si è trasformata, uno degli effetti è la difficile convivenza negli stessi spazi pubblici di persone con stili di vita diversi: popolazione residente sempre più anziana, presenza massiva di city users, comunità di giovani studenti, crescita di popolazioni immigrate. Gestire questa convivenza è la chiave per evitare lo sviluppo di fenomeni criminosi”.

 

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