Sull’Idice è in corso il ripristino delle arginature, così come sul Quaderna. Tecnici al lavoro anche sul torrente Zena, con un cantiere da oltre 1,2 milioni di euro. Infine, a Traversara di Bagnacavallo, l’area più colpita, è in corso un intervento da 5 milioni.

La macchina per la messa in sicurezza del territorio colpito dall’ondata di maltempo della scorsa settimana è partita fin dalle prime ore dell’emergenza e non si è mai fermata. E, in alcuni casi, le somme urgenze sono già state concluse. A fare il punto la presidente facente funzioni della Regione e commissaria per l’emergenza, Irene Priolo.

Le somme urgenze sono partite immediatamente, già la notte stessa degli eventi, quando, vista l’allerta, erano pronte a entrare in azione in caso di necessità anche 30 imprese. Al momento, per riparare i danni, sono in corso oltre 10 cantieri, per quasi 24 milioni di euro.

L’Idice: al lavoro per ricostruire la porzione di argine che ha ceduto

L’Idice ha visto una rottura dell’argine, che si è verificata subito a valle del cantiere già completato dopo l’alluvione del maggio 2023. L’intervento per fortuna ha tenuto, contribuendo a ridurre la quantità di acqua che è fuoriuscita durante il picco, ma l’enorme quantità di pioggia caduta (in 48 ore l’equivalente di quella venuta giù nelle due fasi dell’alluvione del 2023 prese singolarmente) ha fatto sì che l’argine si erodesse subito a valle. L’intervento di somma urgenza per riparare il danno è partito immediatamente e, in un paio di giorni, l’acqua è stata praticamente bloccata. Ora si sta procedendo con la ricostruzione in quota dell’argine: mancano solo 5 metri.

Il Quaderna: prosegue il ripristino degli argini

L’acqua ha tracimato fino a erodere l’argine, all’altezza dell’abitato di Fiorentina (vicino a Medicina), in destra idraulica: si sta procedendo alla progressiva ricostruzione.

Il Sillaro: bloccata l’esondazione a valle

Meno impegnativa la rottura dell’argine di questo corso d’acqua, ma con esondazioni a monte, dove è tracimato (in località Ponte Bettola, a Imola) e tentativi di esondazione a valle, dove è stato invece fermato con mezzi intervenuti immediatamente.

Il torrente Zena, partita la somma urgenza

È partita la somma urgenza, da 1 milione 250mila euro, che va a completamento dei lavori fatti in precedenza e avviati in estate: si tratta di interventi per 700mila euro, finanziati con l’ordinanza 8, previsti su un più ampio bacino (di cui fa parte il torrente Zena) e partiti in ordine di priorità dal Rio Sellustra.

A Traversara in corso la posa delle palancole per consolidare la chiusura della rotta del Lamone

Sono 5 gli interventi in corso che interessano l’asta del Lamone, per un investimento complessivo di 8 milioni e 900mila euro. A Traversara di Bagnacavallo continua il cantiere da 5 milioni per la sistemazione della rotta in sinistra idraulica e la ripresa delle lesioni arginali che si sono verificate in destra idraulica. Dopo la conclusione della coronella necessaria a interrompere il flusso in uscita dell’acqua, è in corso la posa delle palancole destinate a rinforzare le opere di riparazione eseguite; si procederà alla ricostruzione del rilevato dell’argine.

Interventi in corso anche a valle di Traversara, fino a località Borghetto, in sinistra idraulica, per il ripristino degli argini dopo le lesioni causate dal maltempo (lato Villanova di Bagnacavallo). Le operazioni sono svolte da valle verso monte (800mila euro).

A Boncellino, con 2 milioni di euro si sta intervenendo per riprendere le erosioni causate dall’ultima piena sull’argine (che questa volta ha tenuto) e per sistemare le lesioni a monte, a livello del Ponte della Madrara, verso il confine tra Bagnacavallo e Russi. Altri 800mila euro hanno permesso di attivare il cantiere nella zona del Ponte della Castellina, a valle di Faenza.

Martedì, infine, partirà la sistemazione del muretto alla confluenza tra Marzeno e Lamone sotto il Ponte Rosso di Faenza (300mila euro). Attualmente sono già in svolgimento le attività di preparazione del cantiere; si prevede venga concluso nell’arco di 15 giorni.

Il Marzeno: pulizia delle acque e ripristino delle sponde

Partito anche il cantiere relativo alla parte collinare del Marzeno e dei suoi affluenti. I lavori si concentrano nel tratto collinare e prevedono la rimozione del materiale fluitato dalle acque durante la piena, insieme al ripristino delle sponde erose. Al momento le operazioni stanno interessando i tratti a livello di Modigliana e della località Marzeno, tra Faenza e Brisighella (800mila euro).

Il Senio: già conclusa la chiusura della coronella arginale

Sono 5 gli interventi in corso che interessano l’asta del Senio, per un investimento complessivo di 8 milioni 700mila euro. A Cotignola, dopo la chiusura della rotta si procede con celerità per la ricostruzione dell’argine del fiume (3,5 milioni) e per la ripresa delle lesioni determinate dalla piena. Sempre la sistemazione dei danni causati dall’ondata di maltempo eccezionale alle difese spondali è al centro di un ulteriore cantiere da 2 milioni, in svolgimento. Partite anche le opere di ripristino nel tratto Ponte Autostrada-Ponte Chiusaccia, a monte di Cotignola (1,2 milioni).

A monte di Alfonsine, nel tratto arginato del Senio, si è avviata la bonifica bellica: operazione necessaria e preliminare per poi procedere alla sistemazione delle difese spondali (2,8 milioni); a monte di Castel Bolognese risulta in svolgimento il ripristino dell’officiosità idraulica e dell’integrità delle arginature poste a protezione dell’abitato (200mila euro).

Il Montone: procedono i 3 cantieri avviati

Sul Montone sono in corso 3 somme urgenze per un totale di 1milione 350 mila euro. La più rilevante, da 600mila euro, riguarda le arginature. Le due rotture del settembre 2024 (in prossimità della Tangenziale e a Villanova) sono già state chiuse, si proseguirà ora con gli opportuni interventi di rinforzo e sistemazione con posa di palancole per il definitivo consolidamento. Ulteriori interventi di consolidamento riguarderanno altri punti arginali che hanno dimostrato criticità. Le opere saranno concluse nell’arco di 4 mesi.

Altri 500mila euro riguardano parti non arginate nel tratto collinare a monte di Forlì. Si sta operando in somma urgenza per rimuovere il legname e i materiali a ridosso di abitati e infrastrutture, per il consolidamento di sponde franate e la messa in sicurezza di erosioni. Anche in questo caso sono previsti 4 mesi di lavori. Chiuderà invece già la prossima settimana il cantiere per la sistemazione dell’argine a livello della chiavica del Consorzio della Romagna “Fontana 2”.

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