Si è riunito nei giorni scorsi a Sassuolo il tavolo nato nel 2023 dalla sottoscrizione del ‘Patto per il Lavoro e per il Clima nel Distretto Ceramico’, firmato dagli otto Comuni dell’area e dalle parti sociali.

L’incontro, dopo il rinnovo di diverse amministrazioni locali e di alcune cariche tra le rappresentanze sindacali e d’impresa, era finalizzato a riavviare il confronto tra gli enti firmatari, a stabilire una road-map indicativa per le prossime riunioni e a definire le priorità di azione a livello distrettuale.

Tra i temi ritenuti fondamentali per lo sviluppo, la sostenibilità e la competitività del territorio sono emersi dal dibattito le politiche abitative, le infrastrutture legate alla mobilità – sia in termini di logistica per le aziende che di viabilità per i cittadini -, le criticità relative alla transizione energetica, il nodo della formazione, la qualità dell’occupazione e la conciliazione dei tempi vita-lavoro, che si intrecciano con il contrasto alla denatalità.

A partire dal tema casa, sul quale c’è stata subito totale convergenza per avviare un percorso condiviso fin dalla prossima riunione, saranno questi i principali argomenti affrontati dal tavolo, con l’obiettivo comune di gestire in modo organico e condiviso le profonde trasformazioni che stanno interessando il tessuto economico e produttivo del Distretto Ceramico, in modo da elaborare le migliori risposte possibili alle esigenze dei lavoratori, delle imprese e del territorio in ambito sociale, occupazionale, economico, urbanistico ed ambientale.

Durante l’incontro di mercoledì ogni firmatario, attraverso i suoi esponenti, ha espresso il proprio punto di vista sulle problematiche da fronteggiare, mettendone in risalto, in base alle rispettive competenze, aspetti ed angolazioni diversi che hanno impreziosito il dibattito. Erano presenti, in rappresentanza anche degli altri, i Sindaci Mesini (Sassuolo), Parenti (Formigine), Biagini (Fiorano Modenese) e Zironi (Maranello) – che come Presidente dell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico ha coordinato il tavolo – insieme ai rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Confindustria Emilia Area Centro, Confindustria Ceramica, Cna, Confcommercio, Confesercenti, Lapam e Confapi.

In linea con i contenuti del Patto di Distretto sottoscritto lo scorso anno – che si pone in continuità con l’omologo ‘Patto per il Lavoro e per il Clima’ regionale del 2020 – durante la riunione sono stati toccati anche altri temi specifici, che in maniera trasversale impattano sulla quotidianità dei lavoratori così come sul tessuto imprenditoriale.

Si va dalle fragilità idrogeologiche evidenziate dai cambiamenti climatici alle problematiche riguardanti i territori montani, dalla complessità del mercato immobiliare ai rischi per le imprese e per l’occupazione dovuti alla carenza di fonti o tecnologie energetiche sostenibili e alle relative tempistiche indicate dalle norme comunitarie, fino alla difficoltà di reperire (soprattutto per le PMI) personale formato adeguatamente, dalla qualità del lavoro alla competitività del nostro modello produttivo.

Lo scopo è quello di raccogliere i contributi di tutti i firmatari in termini di idee, informazioni, esperienza e possibili strategie che in prospettiva possano aiutare il Distretto Ceramico a governare i cambiamenti in atto e a cogliere ogni opportunità di miglioramento per il territorio, i suoi abitanti e le sue imprese.

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